Che da diverso tempo a questa parte la città eterna non sia il posto più moderno, funzionale e sicuro del mondo è sotto gli occhi di tutti, ma… Che si verifichino stupri per strada a poche ore di distanza l’uno dall’altro inizia ad essere davvero inquietante.
Già, perché dopo l’episodio della signora di 50 anni violentata da un 37enne nella notte tra mercoledì e giovedì e della 40enne palpeggiata da un prete 70enne in metropolitana ieri mattina, a fare le spese della scarsa sicurezza di Roma è stata un’infermiera 40enne che aveva appena terminato il suo turno di lavoro, presso l’Ospedale San Giovanni Addolorata.
Come raccontato da Il Corriere della Sera la donna, giunta in pronto soccorso con chiari segni di violenza e con una ferita alla testa, lo scorso sabato mattina ha denunciato di essere stata aggredita e stuprata a due passi dal nosocomio militare del Celio, in pieno giorno.
Non è chiaro se l’infermiera avesse parcheggiato lì la sua automobile per andare al lavoro quando è stata aggredita, forse da più soggetti. Sono stati i medici, nel vedere la dipendente del San Giovanni in quelle condizioni, a chiamare la Polizia. Hanno poi deciso di ricoverarla in osservazione, anche se fortunatamente le sue condizioni di salute non destano particolari preoccupazioni.
Il suo racconto ora è al vaglio degli inquirenti, che stanno cercando di verificarlo nella speranza di scovare elementi utili per l’individuazione e la cattura dei responsabili. Sulla vicenda c’è il massimo riserbo, visto che alcuni punti non sono ancora del tutto chiari ed è perciò necessario attendere i vari riscontri.
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