La dotazione finanziaria è di 2 milioni. Potranno beneficiarne i laureati residenti sul territorio da almeno un anno e di età non superiore a 35 anni.
È di 2 milioni di euro la dotazione finanziaria del bando con il quale la Regione Campania finanzia borse di studio per i giovani iscritti alle specializzazioni in professioni sanitarie non mediche.
“La Regione Campania – spiega l’assessore alla Formazione, Chiara Marciani – vuole così sostenere i laureati, ad esempio in veterinaria, odontoiatria, farmacia, biologia, chimica, fisica e psicologia, che necessitano di un titolo di specializzazione per poter trovare un’occupazione nel Sistema sanitario nazionale, ma finora senza una borsa di studio o un rimborso spese. Per la prima volta la Regione Campania consentirà agli iscritti ai corsi di specializzazione in professioni sanitarie non mediche di usufruire di una borsa di studio, al fine di completare il percorso formativo con un tassello fondamentale per l’inserimento lavorativo, evitando inoltre il rischio che la specializzazione diventi un lusso per chi ha alle spalle una famiglia su cui gravare”.
Potranno presentare proposte progettuali le università con sede operativa in Regione Campania che siano sede di scuole di specializzazione in area sanitaria non medica in conformità con il D.I. n. 716/2016. Ciascuna università potrà presentare un’unica istanza, nella quale siano contemplate tutte le scuole di specializzazione rispetto alle quali si intende richiedere il finanziamento.
L’intervento persegue l’obiettivo dell’inserimento lavorativo dei giovani laureati in professioni sanitarie non mediche nell’ambito del territorio regionale, rispetto al quale occorre investire, favorendo percorsi di alta formazione post-universitaria che consentano di posizionarsi nel mercato del lavoro con la massima competitività. A tal fine, le azioni dovranno essere rivolte a laureati residenti in Campania da almeno un anno e di età non superiore a 35 anni, privilegiando, a parità di merito, coloro che versano in condizioni economiche di maggiore fragilità.
Redazione Nurse Times
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