Grande successo per il progetto editoriale denominato NExT (Nurse EXperimental Thesis) targato Nurse Times
Giunge al nostro indirizzo mail [email protected] il lavoro di tesi della dott.ssa Terry Lopardo dal titolo “Il Telemonitoraggio del paziente iperteso in un ‘click’: sperimentazione delle tecniche di Telenursing nel comune di Brienza (PZ)”, laureatasi presso l’Università Cattolica di Roma, nell’a.a. 2015 – 2016.
…di Terry Lopardo
INTRODUZIONE
Fin dagli albori dei primi passi dell’essere umano sulla Terra, ciò che ha caratterizzato il suo atteggiamento nei confronti della natura è stato un innato istinto di sopravvivenza che a tratti ha assunto i toni di un’instancabile “Lotta per la vita” in cui l‟inestimabile strumento della “Ragione” umana ha dovuto far fronte all’inesorabile processo di logoramento cui è soggetta la materia organica di cui è fatto ogni essere vivente.
L’Homo ha gradualmente affinato le proprie capacità nel continuo tentativo di adattarsi ad un ambiente a lui ostile, che ha finito per configurarsi alle sue esigenze, affermandosi lui stesso sempre più come dominatore incontrastato del proprio destino, emergendo dapprima come “Sapiens‟ fino all’elevarsi al grado di “Faber ipsius fortunae-technologicus‟, ribaltando quindi i termini del rapporto della vita con la Natura, plasmata e modellata dal raziocinio umano che, combinandosi con una tecnica progressivamente più efficace, ha dato origine alla Tecnologia.
In tal modo egli ha saputo preservarsi dalla lenta decadenza cui sarebbe stata destinata la propria corporeità bestiale, non più ignoto e oscuro ammasso di cellule e nervature, ma oggetto di conoscenza approfondita e sapere sorretto da “logos” e “technè”, illuminato dal bagliore del faro della scienza, come i tendoni dei feriti durante la guerra in Crimea, irradiati dal barlume della lampada della devota e diligente Florence Nightingale, emblema della figura dell’Infermiere.
In vista dei continui mutamenti scientifici e tecnologici, che investono anche la sanità odierna, nasce la necessità di un’assistenza globale, attenta ed accurata che non si fermi solo al trattamento e gestione dell’acuto, ma che si protragga ed estenda alla cura della salute a lungo termine.
Ribaltando così la logica della medicina “d’attesa”, che è caratterizzata prima dall’espressione di una domanda e poi dall’analisi dei bisogni, passando ad una tempestiva individuazione dei fattori di rischio, prima che si manifestino.
In tal senso bisognerebbe uscire dall’ottica dell’assistenza basata sui modelli organizzativi puramente tecnico/esecutivo e virare verso un più complesso e professionalizzante approccio sanitario che dia maggior peso e un nuovo ruolo ai servizi territoriali e al trattamento domiciliare del paziente sub-acuto, dato un progressivo invecchiamento della popolazione e aumento di patologie croniche: Cronic Care Model.
Si tratta di un modello elaborato dal Professor Wangner del McColl Istitute for Healthcare Innovation in California il quale propone una serie di cambiamenti a livello del sistema sanitario utili a favorire il miglioramento della condizione dei pazienti affetti da malattie croniche suggerendo un approccio “proattivo” tra il personale sanitario e l’utente stesso i quali diverranno parte attiva e integrante del processo assistenziale; grazie all’ausilio di un team multidisciplinare (Medici di Medicina Generale, infermieri, Medici Specialisti, personale tecnico) preparato e qualificato incrementando, cosi, i vantaggi in termini di efficacia ed efficienza. Il CCM si basa su sei importanti elementi inter-correlati:
- Community resources and policy (risorse e politica per la salute della comunità)
- Health care organization (organizzazione dell‟assistenza sanitaria)
- Self-management support (supporto dell‟auto-cura)
- Delivery system design (modello organizzativo del servizio)
- Decision support (supporto alle decisioni)
- Clinical information system (sistema per la gestione delle informazioni sanitarie)
Il supporto, in ogni fase del percorso, dei sistemi informatici per ottimizzare la gestione del paziente territoriale.
Sotto questa nuova ottica di “rivoluzione sanitaria” si stanno quindi ricercando dei sistemi di gestione differenti da quello attuale che vadano incontro maggiormente alle necessità dei pazienti. Una soluzione alla gestione territoriale del malato cronico potrebbe essere l‟ausilio della Telemedicina e del Telenursing, che già in diverse realtà ha dimostrato essere una valido strumento innovativo ed efficace.
Struttura dell’elaborato
Nel mio progetto di tesi ho voluto applicare questa nuova tecnica assistenziale per il monitoraggio telematico dei pazienti ipertesi sul territorio della mia città, Brienza (PZ).
Pertanto il primo capitolo del mio lavoro di tesi offre un ampio quadro sul Telenursing e la Telemedicina in primis esplicando i vari campi e aree di possibile applicazione di tali servizi, successivamente mi sono soffermata sull’importanza di una corretta formazione ed informazione sia degli operatori e professionisti sanitari sia degli utenti. Infine ho analizzato i vantaggi e gli svantaggi offerti dal Telenursing e dalla Telemedicina.
Nel secondo capitolo ho ritenuto opportuno redigere un accurato excursus sull’ipertensione arteriosa, patologia cronica che ho selezionato per produrre il mio studio sperimentale. In una prima fase ho riportato una breve definizione della pressione arteriosa e dei fattori fisiologici che la determinano, come secondo step ho approfondito il mio studio in merito all’ipertensione arteriosa, la classificazione di quest’ultima, i fattori fisio-patologici e comportamentali che ne determinano l‟insorgenza e in ultimo ho ritenuto opportuno accennare il calcolo del rischio globale per eventi cardiovascolari.
Nel terzo capitolo ha preso vita il mio lavoro di tesi che ha come scopo verificare se è possibile applicare gli strumenti di Telenursing utilizzando tecnologie semplici per la remotizzazione dei valori pressori dei pazienti ipertesi.
Conclusioni
Nel periodo storico in cui ci troviamo dominato dalla rapida evoluzione ed innovazione di tecnologie che condizionano sempre più la nostra quotidianità è impensabile che anche la sanità non si adegui e si riplasmi tenendo conto di tali cambiamenti socio-culturali. Il Sistema Sanitario Nazionale ha bisogno di uno “svecchiamento” che tenga conto delle nuove necessità degli utenti che richiedono dei servizi che gli vengano in contro mantenendo alti livelli di qualità, efficacia ed efficienza.
Per assolvere a tali nuovi bisogni nei contesti della sanità europea e da pochi anni anche in Italia, il Telenursing e la Telemedicina rappresentano una vera opportunità ed una innovazione nell’iter assistenziale esistente divenendo degli strumenti fondamentali per la gestione della salute del cittadino, facilitandone gli interventi sia di carattere diagnostico che terapeutico ovunque essi si trovino.
Come si è messo in evidenza dal mio studio lo scopo del Telenursing e della Telemedicina è quello di accorciare le distanze tra utente e sanità, bypassando le restrizioni fisiche imposte dal territorio e dai limiti delle tecnologie ormai obsolete, prediligendo una soluzione che riesca ad abbattere le barriere della consuetudine adottando un pensiero critico lungimirante con l’ausilio dell’innovazione tecnologica.
Ovviamente per fornire questi tipi di servizi occorre una presa di coscienza anzitutto da parte dei professionisti pronti a ridimensionare il concetto di “produzione della salute” entrando in possesso di competenze tecniche relative ai nuovi strumenti e del contesto interattivo in cui vengono applicati i servizi di Telenursing e Telemedicina. Si tratta innanzitutto di affrontare progetti e investimenti in nuove infrastrutture, nonché di adeguare da un punto di vista organizzativo le metodiche di lavoro del personale mirando alla creazione di nuovi servizi sanitari che si adeguino alle nuove utenze.
Il Telenursing e la Telemedicina rappresentano una valida alternativa al classico sistema di erogazione dei servizi sanitari in quanto permettono una riduzione dei tempi necessari alla diagnosi, all’identificazione della terapia corretta, migliorano i livelli di assistenza riducendo il numero degli esami e degli spostamenti, con notevole risparmio di tempo e denaro, soprattutto nei pazienti anziani con difficoltà motorie o semplicemente per tutti quei pazienti dislocati in aree rurali distanti dai contesti sanitari, con un netto miglioramento della qualità di vita.
Nel caso specifico del mio lavoro la Telemedicina e il Telenursing si sono inseriti trasversalmente nel monitoraggio dell’ipertensione arteriosa, rivelandosi un ottimo strumento nell’identificazione precoce della patologia e nel controllo dei valori pressori in soggetti con pregressa anamnesi di ipertensione arteriosa.
Il monitoraggio dell’ipertensione arteriosa mediante lo strumento del Telenursing è stato per me e per l’equipe multidisciplinare che mi ha affiancato un momento molto formativo; il lavoro in equipe ha permesso di identificare le principali criticità dello strumento e i limiti, ma alla stesso tempo le potenzialità.
Altamente professionalizzante risulta essere per la pratica infermieristica, nella creazione della relazioni con l’utente, nelle fasi di educazione sanitaria e persino nei momenti di cura, elevandone la figura alla quale vengono richieste nuove capacità, vengono assegnate nuove responsabilità e conferendogli una nuova autonomia professionale.
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