Riceviamo e pubblichiamo un comunicato redatto dalla segreteria piemontese del sindacato.
L’Asl di Biella, da ben sette anni, nomina coordinatori, siano essi infermieri, tecnici o ostetriche, senza aver bandito alcun concorso e lasciando queste figure nella più totale precarietà, che rende ancora più difficile la loro funzione. In più, non riconosce da tempo l’indennità per l’incarico di coordinamento, destinando lo stipendio base a chi svolge nei reparti questa funzione, che comporta grandi responsabilità. Si tratta di una situazione che Nursing Up chiede venga subito bloccata. È imperativo che l’Asl vi ponga rimedio, ripristinando l’indennità di funzione e lanciando un bando di concorso per far sì che i coordinatori possano essere assunti in tale funzione.
Il segretario regionale di Nursing Up, Claudio Delli Carri, sottolinea la necessità immediata di ripristinare la giusta indennità e di indire un bando per i nuovi coordinatori: “A oggi ci sono ben 14 i coordinatori che sono stati solo “incaricati”, peraltro con seri dubbi sulla trasparenza della procedura, visto che si tratta di provvedimenti sulle singole persone di cui non si conoscono i criteri decisionali, che svolgono il loro ruolo in una situazione molto difficile. Perché il loro è un incarico di funzione con significative responsabilità, svolto in reparti con realtà variegate e ad alte intensità e complessità, dove è necessario prendere delle decisioni importanti, che la loro condizione precaria rende ancor più complesse”.
Prosegue Delli Carri: “In più, a tutti i coordinatori, è stata tolta una parte dell’indennità prevista per quell’incarico di funzione. Tale indennità non è riconosciuta né a coloro che sono stati solo nominati né a coloro che svolgono l’incarico di funzione da coordinatore dopo essere stati assunti con l’ultimo bando, realizzato ormai diversi anni fa. Un fatto inaudito, per il quale pretendiamo immediate spiegazioni dall’Asl. Chiediamo che entro il 2019 venga indetto un nuovo bando per i coordinatori. Parliamo di professionisti che oggi svolgono la funzione avendone i titoli. Infatti si tratta di infermieri, tecnici o ostetriche che hanno fatto master e specializzazioni e che sono ampiamente formati, ma non inquadrati correttamente. È un grave problema, da risolvere senza indugio”.
Redazione Nurse Times
Lascia un commento