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Tesi “L’infermiere e la proposta di donazione di organi e tessuti: l’importanza di una corretta formazione e informazione”

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Tesi "L’infermiere e la proposta di donazione di organi e tessuti: l’importanza di una corretta formazione e informazione"
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Grande successo per il progetto editoriale denominato NExT (Nurse EXperimental Thesis) targato Nurse Times

Giunge al nostro indirizzo mail [email protected] il lavoro di tesi della dott.ssa Ninci Bianca laureatasi presso l’Università degli Studi di Siena nell’Anno Accademico 2017 – 2018.

La tesi presentata tratta un tema molto particolare, all’indomani della Giornata Nazionale della Donazione di Organi e Tessuti.

Il titolo “L’infermiere e la proposta di donazione di organi e tessuti: l’importanza di una corretta formazione e informazione”, relatore prof. Federico Franchi, correlatore dott. Francesco D’Ambrosio.

Vi presentiamo di seguito l’Abstract.


…di Ninci Bianca

Presupposti per lo studio/evidenze empiriche

La donazione di organi e tessuti è un argomento di cui sempre più spesso sentiamo parlare. Attraverso questo elaborato mi sono addentrata nel colloquio per la richiesta di donazione tra professionisti sanitari e familiari del potenziale donatore, indagando la formazione necessaria, le principali cause di rifiuto e l’approccio con cui il personale si pone nei confronti della donazione stessa.

Ho inoltre somministrato un questionario al personale medico ed infermieristico del reparto di Rianimazione e Medicina critica e al personale del Coordinamento di donazione e trapianto organi e tessuti dell’AOUS per analizzare il livello di formazione specifica e di motivazione.

Obiettivi dello studio

Attraverso questo studio, servendomi della letteratura scientifica, mi sono proposta di indagare la relazione tra la formazione dei professionisti sanitari ed il colloquio per la proposta di donazione. Nello specifico se una apposita formazione del personale sanitario sia del reparto sia del personale addetto alla conduzione del colloquio per la proposta di donazione possa influire sulla modalità di esecuzione di quest’ultimo e sulla possibilità di ottenere più consensi.

Popolazione soggetta allo studio (nota: da non redigere per le tesi compilative).

È incluso nello studio il personale medico ed infermieristico del reparto di Rianimazione e Medicina critica e il personale del Coordinamento di donazione e trapianto organi e tessuti dell’AOUS

Materiali e metodi

È stata effettuata inizialmente una ricerca per descrivere il processo di donazione, legislazione, tipi di donatore e finalizzata al comprendere in modo chiaro i requisiti formativi e comportamentali del personale sanitario dedito al colloquio per la richiesta di donazione.

Ho poi condotto una ricerca attraverso  PubMed per cercare una correlazione tra il titolo di studio conseguito e l’efficacia della conduzione del colloquio, utilizzando le seguenti stringhe di ricerca: (“Brain Death”[Mesh]) OR “brain death” OR “brain dead” OR “brain deads” OR (irreversible[tiab] AND coma[tiab])) AND (“Tissue and Organ Harvesting”[Mesh] OR “Organ Transplantation”[Mesh] OR organ donation OR organ transplantation) AND (“Family”[Mesh] OR “Caregivers”[Mesh] OR relative* OR family OR caregiver*) AND (“Interviews as Topic”[Mesh] OR interview*) AND (“Nurse’s Role”[Mesh] OR “Nursing”[Mesh] OR “nursing” [Subheading] OR nursing[tiab] OR nurse*[tiab]) .

Ho, inoltre, somministrato un questionario al personale sanitario del Reparto di Rianimazione e Medicina critica e al personale del Coordinamento dell’AOUS, completamente anonimo, per analizzare i livelli di formazione specifica in ambito di donazione e trapianti e i livelli di motivazione

Esposizione risultati/discussione

I colloqui del personale sanitario con la famiglia del potenziale donatore sono sicuramente uno dei momenti più importanti nel processo di donazione.

Le relazioni che si instaurano tra le due parti sono fondamentali sia per l’esito del colloquio sia per il processo di accettazione del lutto che dovrà intraprendere la famiglia.

La relazione tra familiari e personale sanitario inizia dal momento del ricovero.

Un personale sanitario adeguatamente informato, formato e capace nel dialogo, sarà di grande aiuto ai familiari durante tutto il periodo di degenza del loro caro e soprattutto sarà rispettoso e consapevole nella conduzione dei colloqui riguardanti la proposta di donazione.

Nello specifico, la figura professionale infermieristica ha a disposizione un Master di primo livello in “Coordinamento infermieristico di donazione e trapianto di organi e tessuti”.

L’infermiere gioca un ruolo sempre più rilevante nell’intero sistema dei trapianti, partecipando attivamente alle procedure di individuazione, selezione, prelievo e trapianto di organi, nonché intervenendo in prima persona nell’elaborazione ed esecuzione dei percorsi assistenziali pre e post-trapianto.

Conclusioni 

Dal materiale scientifico reperito è stato possibile osservare come un personale sanitario appositamente formato riesca a condurre colloqui più appropriati, strutturati e logici con i familiari del potenziale donatore.

I colloqui non sono tutti uguali, questo è senza ombra di dubbio un fatto evidente, ma vi sono dei momenti fondamentali che devono essere affrontati in ogni colloquio, uno di questi è la dichiarazione della morte cerebrale, l’altro momento fondamentale è la richiesta del consenso o del rifiuto alla donazione di organi e tessuti. Dal materiale reperito attraverso PubMed ho notato come un personale adeguatamente formato riesca a condurre un colloquio nel modo più logico e rispettoso possibile, proprio perché formato appositamente e consapevole delle varie sfaccettature che ogni colloquio può avere.

I dati riguardanti il personale sanitario dell’AOUS sono ancora in elaborazione.

 

Bibliografia

n° riviste indicizzate 20

n° riviste non indicizzate 4

n° siti internet 3

 

Allegato

Tesi: “L’infermiere e la proposta di donazione di organi e tessuti: l’importanza di una corretta formazione e informazione”

 

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