Sono in costante aumento i neonati di genitori tossicodipendenti che pochi giorni dopo la nascita manifestano sintomi simili a quelli di una crisi di astinenza.
Si tratta della Sindrome di Astinenza Neonatale o semplicemente astinenza neonatale (Newborn Abstinence Syndrome o N.A.S.) e rappresenta una particolare sofferenza patologica dei bambini appena nati, causata dalla brusca cessazione, al momento del parto, della somministrazione di sostanze chimiche spesso stupefacenti e/o farmaci in genere, assunti dalla madre durante il periodo di gestazione e trasferite al feto attraverso la placenta.
Secondo molti neonatologi si tratterebbe di una vera e propria emergenza nazionale, conseguenze della grande diffusione di sostanze stupefacenti quali cocaina e altri derivati, la cui assunzione non si arresta nemmeno durante la gravidanza.
I quattro casi registrati presso il policlinico Casilino di Roma non sarebbero però k unici: all’ospedale Misericordia di Grosseto due bambini hanno manifesta tale sindrome negli ultimi 15 giorni nascendo positivi alla cocaina.
A Milano invece sono stati curati 6 casi simili negli ultimi 30 giorni. I neonati sono stati trattati per crisi di astinenza da cocaina, cannabinoidi o metadone. Sono stati registrati altri casi in città diverse.
Piermichele Paolillo, primario di neonatologia del policlinico Casilino anno di bambini positivi alle sostanze stupefacenti, con picchi di ricoveri come in questo momento».
Nelle maternità dei grandi ospedali italiani, come Careggi a Firenze, capitano almeno una decina di casi l’anno. «Di solito – spiega Paolillo – capita che qualcosa non ci quadri nella mamma o nel padre. Se abbiamo sospetti chiediamo un esame delle urine. Si trovano cocaina, metadone oppiacei. Così si avvia un percorso che può portare a una segnalazione al tribunale dei minori che fa partire l’iter per nominare un tutore».
Il neonatologo spiega che di solito i bambini con questi problemi «all’inizio stanno bene, la sindrome di astinenza neonatale inizia dopo un pò. Il bambino diventa agitato, irritabile e bisogna usare barbiturici per sedarlo».
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