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Coronavirus: è respiratoria la via di trasmissione principale, non da superfici contaminate

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Cronache da Wuhan: l’emergenza coronavirus vista con gli occhi di un infermiere italiano e di un medico cinese.
WUHAN, CHINA - JANUARY 22: (CHINA OUT) A woman wears a mask while riding an electric bicycle on January 22, 2020 in Wuhan, Hubei province, China. A new infectious coronavirus known as "2019-nCoV" was discovered in Wuhan as the number of cases rose to over 400 in mainland China. Health officials stepped up efforts to contain the spread of the pneumonia-like disease which medicals experts confirmed can be passed from human to human. The death toll has reached 17 people as the Wuhan government issued regulations today that residents must wear masks in public places. Cases have been reported in other countries including the United States, Thailand, Japan, Taiwan, and South Korea. (Photo by Getty Images)
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Arrivano le dichiarazioni di Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità che conferma le vie di trasmissioni del virus

I coronavirus (CoV) sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS (sindrome respiratoria mediorientale, Middle East respiratory syndrome) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute respiratory syndrome). Sono chiamati così per le punte a forma di corona che sono presenti sulla loro superficie.

Non deve creare allarme lo studio tedesco secondo il quale il nuovo coronavirus resisterebbe attivo sulle superfici circa 9 giorni. Questo elemento, ancora da dimostrare e condotto su altri coronavirus e non su quello cinese, non fa la differenza sul contenimento precoce dell’epidemia. Da quello che sappiamo rispetto alle precedenti malattie infettive respiratorie, Mers e Sars, infatti, il nuovo coronavirus si trasmette molto più velocemente e la via di trasmissione da temere è soprattutto quella respiratoria, non quella da superfici contaminate. E’ comunque sempre ricordare l’importanza di una corretta igiene delle superfici e delle mani. Anche l’uso di detergenti a base di alcol sono sufficienti a uccidere il virus”.

E’ il commento di Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità in merito allo studio pubblicato il 6 febbraio 2020 su Journal of Hospital Infection.

Faq su coronavirus e superfici

L’alcol è efficace per disinfettare le superfici?

Si, i disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% sono efficaci per distruggere il virus sulle superfici.

La candeggina è efficace per disinfettare superfici e pavimenti?

I disinfettanti a base di cloro all’1% sono in grado di disinfettare le superfici distruggendo il virus.

Il lavaggio delle mani serve veramente per prevenire l’infezione da coronavirus?

Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l’infezione. Bisogna lavarsi le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol con almeno il 60% di alcol. Il virus entra nel corpo attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non lavate.

Redazione Nurse Times

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