Per tutti quelli che sento lamentarsi da diversi giorni ormai, per una fase 2 simile alla fase 1, direi solo: 60 giorni dentro tute ermetiche, dove il sudore diventa intimo amico, occhiali che si appannano e non ti permettono di vedere, visiere, caschi rigidi e mascherine che ti lacerano le orecchie, notti insonni, colleghi sclerati, bipolarismo estremo, psiche sotto stress, morti in corsia, colleghi e amici che diventano pazienti, infrastrutture inadeguate all’emergenza, mancanza di DPI, corsie che diventano posti letto, pazienti a cui muoiono figli e non riescono a vedere il loro corpo e salutarlo, figli che non hanno il tempo di capire cosa sia successo e che fine abbiano fatto i loro genitori, case di riposo in crisi e anziani travolti da un insolito destino.
Ecco, a voi tutti che vi lamentate da giorni, in trepida attesa di poter ritornare a fare il solito aperitivo con gli amici; pensate solamente ad una cosa..secondo voi alla ripresa dei contagi la sanità pubblica ripartirà e reagirà con la stessa forza d’animo? Avete idea delle ore che stiamo trascorrendo vestiti da astronauti (e non è ancora estate)Avete idea dello stress che ci portiamo nelle nostre case? Avete idea di tutte le problematiche finanziarie e non che stanno affrontando migliaia di imprese, lavoratori e famiglie?
Avete la più pallida idea che se accadrà la ripresa dei contagi, i sacrifici di milioni di italiani non saranno serviti a nulla?
Avete idea di come andiamo a lavoro, ogni santissimo giorno con la paura del contagio e dell’attesa dei risultati dei tamponi?
Allora se non avete la minima di idea, ascoltate le istituzioni con umiltà, tacete e pregate (a casa) che non ci siano ricadute perché noi che lavoriamo con la pandemia siamo stanchi di questo virus, e delle stronzate che vengono dette”.Quindi spero che tutti saremmo più consapevoli, coscienti e partecipi del problema e ci comporteremmo di conseguenza.
#sensibilizziamoci
Con la solita stima @raffoconfo
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