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Medici e infermieri: percorsi formativi non sovrapponibili tra loro

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immagine da www.pixabay.com
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Con la presente come Infermieri Pediatrici e Infermieri di area pediatrica della Società Italiana di Pediatria Infermieristica (SIPINF) ci uniamo allo sconcerto dei nostri colleghi scaturito dalle disposizioni contenute nel DM n. 82/2020 riguardanti la decisione di andare in deroga a quanto previsto dal D.M. 7 gennaio 2019 in materia di docenti di riferimento dei corsi di studio universitari, disposizioni che si esplicitano nell’indicazione di ridurre il numero minimo di docenti previsti per l’accreditamento del corso in Scienze Infermieristiche.

Il percorso formativo post base dei professionisti infermieri, requisito dei docenti infermieri appartenenti al SSD MED 45, ha come obiettivo quello di creare una figura con formazione culturale e professionale avanzata per intervenire, con elevate competenze, nei processi assistenziali, gestionali, formativi e di ricerca negli ambiti pertinenti alle diverse professioni sanitarie ricomprese nella classe “infermiere, ostetrica/o, infermiere pediatrico”; sono, quindi, identificate nella formazione tre macro-aree: “Organizzazione e Management”, “Ricerca e Innovazione”, “Formazione ed Educazione”. Anche questa ultima macro area individuata è normata dal D.M. 2 aprile 2001 in materia di “Determinazione delle classi delle lauree specialistiche universitarie delle professioni sanitarie” che ha tra i vari obiettivi quello di far acquisire ai candidati competenze metodologiche per intervenire nei processi formativi e sviluppare capacità di insegnamento per la specifica figura professionale. 

Il fine ultimo è quello di creare, come definiti da Schön, nuovi “professionisti riflessivi” ossia professionisti con meta-competenze in grado di riflettere durante l’azione ricercando una mediazione tra rigore (pensiero accademico) e pertinenza (situazione concreta). Non possiamo dimenticare che l’adulto impara anche quando il formatore è in grado di sincronizzare le esperienze con i compiti didattici. Difficilmente sono  trasferibili conoscenze o esperienze non della propria professione. 

Professione medica e professione infermieristica sono due professioni diverse, entrambe ordinistiche con pari dignità, ma con percorsi formativi specifici non sovrapponibili tra loro; il lungo percorso di crescita professionale consente, oggi, di avere  un gran numero di professionisti sanitari infermieri già in possesso dei requisiti per ricoprire tale ruolo. 

Riteniamo, pertanto, che il Decreto mini la specificità dell’Infermieristica e dell’Infermieristica Pediatrica, in quanto è contestabile la scelta fatta,  di inserire tra i docenti di riferimento 2 medici ospedalieri a fronte della paritaria presenza nel corpo docenti di qualificati Infermieri del SSN. 

Auspicando in una revisione immediata del Decreto porgiamo cordiali saluti.

Il  Presidente  della SIPINF         

Infermiera  Pediatrica Dott.ssa Marisa Bonino

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