Ieri la manifestazione davanti al Miur. Presenti il presidente della Federazione, Filippo Anelli, e il segretario Roberto Monaco.
“Accogliamo con piacere le dichiarazioni d’intenti del ministro della Salute, Roberto Speranza, che, incontrando un gruppo di giovani medici che protestavano davanti al ministero, ha detto a chiare lettere che l’obiettivo è arrivare al punto in cui a ogni laureato in Medicina corrisponda una borsa di specializzazione o per la medicina generale”. Così Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), ha commentato le parole pronunciate due giorni fa da Roberto Speranza.
“Ha ragione il ministro – prosegue Anelli –. E’ questo l’obiettivo, come la Fnomceo sostiene da almeno due anni, tanto da porlo al centro di una mozione approvata all’unanimità nel 2018 dai 106 presidenti degli Ordini riuniti nel Consiglio nazionale. E ha ragione sui tempi: se non ora quando? Quando, se non ora che il Servizio sanitario nazionale deve risollevarsi dopo l’ondata epidemica di Covid-19? Una crisi che, se ne ha mostrato impietosamente tutte le criticità e lacune, ha finalmente indicato con chiarezza inequivocabile i punti di forza e quelli di intervento, e può essere adesso trasformata in un’opportunità. Tra i punti di forza, il capitale umano, i professionisti, i medici, hanno dimostrato, con la loro professionalità e la loro abnegazione, sino all’estremo sacrificio, di essere la colonna portante del sistema”.
E ancora: “Da dove partire dunque, per costruire il futuro del nostro Servizio sanitario, se non dai nostri giovani professionisti? Saranno 50mila i nuovi specialisti e i nuovi medici di medicina generale che occorreranno tra cinque anni. Abbiamo 22mila medici già laureati e abilitati, pronti a completare il loro percorso formativo per entrare stabilmente e a pieno titolo nel Ssn. Permettiamo loro di farlo. Ma non basta un intervento una tantum, che pure sarebbe propedeutico e fondamentale: occorre una vera riforma, che veda corrispondere per il futuro a ogni laurea in Medicina una borsa nel post-lauream. Sino ad allora ogni aumento degli accessi alla facoltà non farebbe che ampliare a dismisura l’imbuto formativo che si crea tra medici laureati e posti nelle Scuole”.
Ieri pomeriggio, a partire dalle 15, i giovani medici in mobilitazione permanente erano davanti al Miur, “per ottenere – si legge nel loro comunicato – una riforma della formazione, che passi dal riassorbimento dell’imbuto formativo, del restituire dignità alla medicina territoriale e dal garantire rispetto per tutti i medici in formazione”. E la Fnomceo è scesa in piazza con loro, rappresentatadal presidente Anelli e dal segretario Roberto Monaco.
“Chiediamo al ministro Speranza – conclude Anelli –, insieme al ministro dell’Università, Gaetano Manfredi di intestarsi questa battaglia, che è la battaglia di tutti noi, facendosi promotore di un disegno di Legge di iniziativa governativa che metta nero su bianco questa corrispondenza tra lauree e borse nel post-lauream, come già avviene in altri Paesi europei. Ai ministri chiediamo di non deludere i giovani. Se non ora, quando?”.
Redazione Nurse Times
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