La Società italiana di medicina generale e delle cure primarie le ha sottoposte al ministro Speranza, annunciando anche la pubblicazione a breve di un decalogo.
“E’ documentato da studi proiettivi che, se non si adottano tempestivamente misure preventive, la riapertura delle scuole potrà essere corresponsabile di una seconda ondata di infezioni da Covid, attesa verso il mese di dicembre 2020″. Così Claudio Cricelli (foto), presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg).
Da qui una serie di proposte che la stessa Società rivolge al ministro della Salute, Roberto Speranza, per garantire la riapertura e la prosecuzione stabili delle attività educative nel Paese, annunciando anche la pubblicazione di un decalogo su tali temi, pronto nei prossimi giorni. Le proposte della Simg possono essere riassunte nei seguenti tre punti:
1) Sollecitare in modo pro-attivo il personale docente, sia quello compreso negli elenchi forniti sia quello noto solo al medico, all’esecuzione del test sierologico a fini epidemiologici, spiegandone il significato (anche lasciando materiale per ulteriori approfondimenti).
2) Informare i giovani studenti in grado di comprendere e tutti i genitori sulla necessità delle misure profilattiche durante le lezioni e le attività ricreative, e il pericolo dei contatti tra studenti e persone fragili come nonni, persone malate o vulnerabili.
3) Promuovere tra insegnanti e studenti, in accordo con le autorità sanitarie locali, le eventuali azioni, anche sperimentali, per l’esecuzione dei test traccianti la propagazione del virus nell’ambiente scolastico (test salivari rapidi, pool-test, ecc.).
Redazione Nurse Times
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