Giuseppe Conte definisce la diffusione dell’app Immuni “un obbligo morale” e anche NurseTimes si unisce all’appello del premier.
L’app, infatti, è tra gli strumenti messi in campo per far fronte all’aumento dei contagi da coronavirus. L’applicazione, facile da scaricare e sicura, serve al tracciamento dei positivi.
Inoltre, a partire da ottobre l’app si propone di dialogare con le altre applicazioni europee di tracciamento del virus.
“I dati restano anonimi, la geolocalizzazione è disattivata”, sottolinea Giuseppe Conte (come riferisce anche l’Ansa). Secondo gli ultimi dati sono 6,7 milioni le persone che hanno scaricato Immuni, attualmente usata da circa il 18% della popolazione italiana tra i 14 e i 75 anni che possiede uno smartphone.
“L’informazione quotidiana e periodica su carta e online promuove l’utilizzo dell’app Immuni e conferma il proprio ruolo di servizio al pubblico, invitando a comportamenti attivi e virtuosi i lettori”, rileva Andrea Riffeser Monti, presidente Fieg. Dopo aver svolto “una importante attività di contrasto alla pandemia con notizie corrette, verificate e attendibili”, gli editori sono in prima linea “anche per svolgere una fondamentale funzione di strumento di formazione di cittadini attivi e responsabili” ha aggiunto.
L’applicazione Immuni consente di ricevere notifiche se si è entrati in contatto con persone positive al coronavirus. Serve a contenere la diffusione del Covid-19 responabilizzando i cittadini. Grazie all’applicazione è possibile evitare catene di contagio, che potrebbero portare a nuovi focolai.
Lascia un commento