Home Infermieri Procedure, Protocolli e Linee Guida Raccomandazioni per il corretto prelievo con tampone rino/orofaringeo per la diagnosi di COVID-19
Procedure, Protocolli e Linee Guida

Raccomandazioni per il corretto prelievo con tampone rino/orofaringeo per la diagnosi di COVID-19

Condividi
1
Condividi

Per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 il campione di elezione è proveniente dalle vie respiratorie.

Questo può essere prelevato dalle alte vie respiratorie (tampone nasale, tampone oro-faringeo, tampone rino-faringeo). Più raramente è possibile ottenerlo dalle basse vie respiratorie attraverso un aspirato endo-tracheale o un lavaggio bronco-alveolare
(Broncho-Alveolar Lavage, BAL).

Campione dalle basse vie respiratorie

Il campione delle basse vie respiratorie è da preferire per una maggiore concentrazione di virus nei casi di
polmonite. Viene prelevato utilizzando in un contenitore sterile, indossando gli opportuni DPI e minimizzando la possibilità di generare aerosol. Per tale motivo, non è consigliato il prelievo dell’espettorato indotto.

Il prelievo del tampone rinofaringeo e orofaringeo è una procedura che consiste nel prelievo di muco che
riveste le cellule superficiali della mucosa del rinofaringe o dell’orofaringe, mediante un tampone (attualmente sono disponibili dei tamponi in materiale sintetico capaci di trattenere molto più materiale organico rispetto ai tamponi di ovatta).

Il tampone rinofaringeo, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche acquisite durante la pandemia COVID-19, è il tampone che ha la maggior sensibilità e specificità diagnostica e, di fatto, includendo il tampone nasale.

Anche l’OMS e i CDC di Atlanta confermano che il tampone rinofaringeo rappresenti il gold standard

Il tampone rinofaringeo, richiede da parte di operatori sanitari una basilare conoscenza anatomica di questo
distretto e della procedura per poter essere eseguito.

Il prelievo viene eseguito in pochi secondi e ha un’invasività minima, originando al più un impercettibile fastidio
nel punto di contatto. La semplicità del prelievo non significa però che possa essere eseguito da chiunque, ma
da personale addestrato e specializzato che deve garantire la corretta esecuzione della procedura evitando sia
la contaminazione del campione che la raccolta solo del tratto più esterno delle fosse nasali, procedura che
inficerebbe il risultato del test molecolare.

Prelievo

Per ragioni di contenimento da potenziale contagio, la procedura deve essere svolta solo da personale sanitario
utilizzando opportuni DPI.

DPI

  • Guanti monouso.
  • Camice monouso impermeabile con manica lunga.
  • Cuffia per capelli monouso.
  • Mascherina monouso FFP2/FFP3.
  • Protezione per gli occhi (occhiali o schermo facciale di protezione).
  • Controllare l’integrità dei DPI prima di indossarli.

Vestizione operatore

  • Togliere monili o altro oggetto personale.
  • Effettuare l’igiene delle mani con acqua e sapone o in alternativa con soluzione alcolica.
  • Indossare il primo paio di guanti.
  • Indossare il camice.
  • Raccogliere i capelli e indossare la cuffia.
  • Indossare la mascherina FFP2/FFP3.
  • Posizionare gli occhiali o schermo facciale.
  • Vestite un secondo paio di guanti.

Svestizione operatore

Al termine della procedura evitare qualsiasi contatto tra i DPI potenzialmente contaminati e mucose o cute.

  • Rimuovere il camice.
  • Sfilare il primo paio di guanti.
  • Rimuovere gli occhiali.
  • Rimuovere la mascherina facendo attenzione a non toccarla nella parte anteriore ma maneggiarla
  • posteriormente prendendo l’elastico tra le dita e facendo scorrere verso la parte superiore della testa.
  • Rimuovere il secondo paio di guanti.
  • Detergere le mani con acqua e sapone o in alternativa con soluzione alcolica.

Smaltimento rifiuti

I DPI utilizzati e il materiale da scartare deve essere considerato come rifiuto infetto e gettato nell’apposito
contenitore. I rifiuti devono essere trattati e smaltiti seguendo le procedure del materiale infetto categoria B UN 3291.

Etichettatura

Sopra ogni campione deve essere apposta un’etichetta riportante

  1. nome cognome e data di nascita del paziente;
  2. data del prelievo;
  3. tipo di campione.

Conservazione

I campioni devono essere inviati immediatamente al laboratorio o in alternativa possono essere conservati in
frigo (+4°C) per un tempo < 48 ore. Se il campione non può essere processato entro 48 ore va conservato a – 80° C.

I tamponi non vanno conservati a secco o introdotti in altri preparati per microbiologia. Il tampone rinofaringeo e il tampone orofaringeo possono essere messi nello stesso contenitore di trasporto.

Modalità di confezionamento e spedizione

Materiale biologico, categoria B codice UN3373:

  • triplo imballaggio, formato da: un imballo esterno, uno intermedio ed uno interno a tenuta stagna, in modo da impedire la fuoriuscita del contenuto anche in caso di incidente durante il trasporto.
  • Il pacco deve essere provvisto di un’etichetta che riporti i dati del mittente e del destinatario (nominativo, indirizzo, telefono, e-mail). Inserire le schede dei pazienti opportunamente compilate.
  • Trasporto refrigerato (utilizzando i siberini) o ghiaccio secco per campioni congelati.

Dott. Simone Gussoni

Fonte

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *