Uno degli argomenti che inspiegabilmente crea molta confusione, è sicuramente la differenza che sussiste tra anticorpi monoclonali e policlonali.
Partiamo dal fatto che data una molecola, detta antigene, è quasi sempre possibile produrre degli anticorpi specifici che la riconoscano, legandovisi.
Gli anticorpi policlonali sono un insieme di anticorpi, prodotti da diversi cloni di cellule B, che riconoscono ognuno un epitopo (un pezzo) della molecola diverso.
Gli anticorpi monoclonali, mentre sono anticorpi prodotti da uno stesso clone di cellule B e che, per questo motivo, riconoscono tutti uno stesso epitopo dell’antigene.

Mentre i policlonali mancano di specificità, gli anticorpi monoclonali (MAb) sono anticorpi identici fra loro, sempre prodotti da linee cellulari provenienti da un solo tipo di cellula immunitaria (cioè da un clone cellulare).
Uno studio su cavie in laboratorio (non ancora randomizzati su esseri umani) ha permesso di registrare come gli anticorpi monoclonali contro il COVID sembrano essere efficaci in particolare hanno ridotto la gravità dell’interessamento polmonare sia come profilassi sia durante il trattamento. Strategia vincente già nella scorsa epidemia Ebola!
Nello specifico in Aprile 2020 erano state identificate oltre 7000 varianti del genoma che codifica per la proteina spike SARS-CoV-2.
Ragion per cui una strategia per trattare un’infezione da virus consiste nello sviluppare anticorpi che si legano a una regione del virus altamente conservata e non alla parte variabile.
Anticorpi REGN (Regeneron) e la contestuale somministrazione sia in termini di profilassi che di terapia a malattia diagnosticata hanno dato risultati incoraggianti.
CALABRESE MICHELE
FONTE:
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