Il consigliere del ministero della Salute sulla situazione italiana: “Siamo in guerra”.
Ospite della trasmissione Dimartedì, su La7, il consigliere del ministero della Salute e professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica di Roma, Walter Ricciardi, ha parlato con toni accesi degli ospedali italiani in tempo di coronavirus e della necessità di un lockdown totale durante le festività natalizie: “Forse non ci si rende conto che siamo in una situazione di guerra. Lo ha detto anche il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo: quest’anno supereremo i 700mila morti in Italia, un record di mortalità superiore a quello del 1944. Allora la gente si rendeva conto che era in guerra perché vedeva le bombe che cadevano. Oggi i morti non si vedono, ma noi li vediamo. Ogni sera sento colleghi che mi dicono che non ce la fanno più e che non riescono più ad assistere non solo i pazienti Covid, ma anche i malati di tumore e di patologie cardiovascolari”.
E ancora: “Abbiamo il numero più alto di morti in Europa. Con la metà dei nostri morti l’Olanda è andata in lockdown, e la Germani alo ha fatto con un terzo. Che altro ci vuole per far capire cosa c’è da fare, lo shopping? E’ come se cadessero bombe che la gente non vede, ma che i medici e gli infermieri nelle terapie intensive vedono ogni giorno. Siamo stufi di telefonare ai famigliari dei pazienti per annunciare che i loro congiunti nella notte non ce la faranno. E dobbiamo fare questo centinaia di volte al giorno”.
Infine: “Ci sono medici che non ce la fanno più e che ormai si infettano. Soltanto a novembre abbiamo avuto mille operatori infettati. Abbiamo medici che stanno pensando di dimettersi e di lasciare il lavoro perché sono in burnout. Ci sono infermiere che si mettono il pannolone per fare pipì perché non vogliono svestirsi e lasciare i propri pazienti. C’è bisogno che l’opinione pubblica e i media facciano capire queste situazioni che sto descrivendo così brutalmente. Ci ha provato la cancelliera Angela Merkel, che è una chimica con un dottorato in fisica, perché lei i numeri e la scienza li capisce. Noi abbiamo il dovere di dirlo. E’ necessario un lockdown”.
Redazione Nurse Times
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