La presenza di luci artificiali notturne aumentano il rischio, per una persona, di sviluppare il cancro alla tiroide. La scoperta è stata riportata in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Cancer.
I ricercatori hanno analizzato i dati delle immagini satellitari per stimare i livelli di luce notturna negli indirizzi residenziali dei partecipanti. Inoltre, hanno esaminato lo i dtatabase e i registri statali per identificare le diagnosi di cancro alla tiroide fino al 2011. Tra i 464.371 partecipanti che sono stati seguiti per una media di 12,8 anni, sono stati diagnosticati 856 casi di cancro alla tiroide.
Sono necessari, adesso, ulteriori studi epidemiologici per confermare la scoperta dei ricercatori. Se il risultato dello studio verrà confermato, sarà importante comprendere i meccanismi alla base della relazione tra luce notturna e cancro alla tiroide. Gli scienziati, ad esempio, hanno notato che la luce notturna sopprime la melatonina, un modulatore dell’attività degli estrogeni che può avere importanti effetti antitumorali. Inoltre, la luce notturna può portare all’interruzione dell’orologio interno del corpo (o dei ritmi circadiani ), che è un fattore di rischio per vari tipi di tumore.
- Amiloidosi cardiaca, nasce il primo registro nazionale SIC-ISS. Disponibile un nuovo farmaco che spegne il gene chiave della malattia
- Allarme cardiologi: 600 infarti ogni giorno. Il 50% in pazienti senza evento pregresso
- Obesità causa oltre 20mila morti l’anno per malattie cardiache. Esperti SIC: “Inserire cure per cardiopatici nei Lea”
- Infertilità, dall’Oms le prime Linee guida globali: 40 raccomandazioni su prevenzione, diagnosi e trattamento
- Uil Fpl Venezia: “Turni massacranti per infermieri e oss all’Ospedale dell’Angelo di Mestre. Il sistema non regge più”
Lascia un commento