Le aliquote di contribuzione previste per gli iscritti alla Gestione Separata ENPAPI nell’anno 2021 sono:
- per la generalità dei collaboratori la contribuzione dovuta è pari al 33,72% (33% oltre all’aliquota aggiuntiva, pari allo 0,72% finalizzata all’erogazione delle prestazioni assistenziali);
- per i collaboratori già pensionati o iscritti ad altra forma di previdenza obbligatoria la contribuzione dovuta è pari al 24%.
La contribuzione, compresa la percentuale dello 0,72% qualora dovuta, è posta per due terzi (2/3) a carico del committente e per un terzo (1/3) a carico del collaboratore.
Si ricorda che la contribuzione dovuta segue il principio di cassa, pertanto i compensi di competenza dell’anno 2020, corrisposti successivamente al 12/01/2021, prevedono l’applicazione delle aliquote 2021 (cd. principio di cassa allargato).
La contribuzione, determinata con tali aliquote, è dovuta nel limite del massimale contributivo di cui all’art. 2, comma 18, della Legge n. 335/95, pari a € 103.055,00.
Ai soli fini della individuazione dell’anzianità contributiva assegnata agli iscritti, si applica il minimale di reddito di cui all’art. 1, comma 3, della Legge n. 233/1990, pari a € 15.953,00.
IL VERSAMENTO DELLA CONTRIBUZIONE TRAMITE PAGOPA
La Sentenza del Consiglio di Stato 1931/2021 ha sancito l’obbligo delle Casse previdenziali di aderire al sistema di pagamento tramite PagoPA, poiché – pur avendo una personalità giuridica di diritto privato – gestiscono un servizio di rilievo pubblicistico.
ENPAPI, dal canto suo, ha adottato già da tempo la suddetta modalità di pagamento, affiancandola al modello F24.
Scegliendo la modalità PagoPA, nella sezione CONTRIBUTI E PAGAMENTI dell’area riservata, si verrà reindirizzati al portale della Banca Popolare di Sondrio per procedere alla predisposizione dell’avviso di pagamento, che potrà essere stampato o pagato direttamente tramite il POS Virtuale di AgID (Agenzia per l’Italia Digitale).
Il versamento potrà avvenire online, selezionando le opzioni carta di credito, bonifico o bollettino postale, oppure stampando l’avviso e recandosi presso uno dei fornitori aderenti al circuito PagoPA.
A differenza delle altre modalità di versamento (F24 o Bonifico bancario) che prevedono tempi di contabilizzazione lunghi – anche oltre 30 giorni -, la ricezione del pagamento tramite PagoPA è quasi istantanea e permette l’aggiornamento della propria posizione contributiva nell’arco di 24 ore.
LA CERTIFICAZIONE UNICA 2021
A breve sarà disponibile nell’Area Riservata, sezione SERVIZI PREVIDENZIALI / CERTIFICAZIONI / CERTIFICAZIONE UNICA, la Certificazione Unica 2021, relativa agli emolumenti percepiti nell’anno 2020.
Si rammenta che la Certificazione Unica (CU) è una certificazione rilasciata a tutti coloro che hanno percepito nell’anno d’imposta precedente (anno 2020) emolumenti come: pensione, indennità di maternità, indennità di malattia e borse di studio.
È un documento fiscale utilizzato dai sostituti d’imposta per attestare i redditi di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi.
L’ATTESTAZIONE DI VERSAMENTO – ANNO 2020
Nella seconda metà del mese di marzo, sarà disponibile nella propria Area Riservata, sezione CONTRIBUTI E PAGAMENTI / CERTIFICAZIONI / ATTESTAZIONE VERSAMENTI, l’attestazione dei versamenti eseguiti nell’anno 2020, ossia il riepilogo di tutti i pagamenti corrisposti da gennaio a dicembre 2020, distinti a loro volta per tipologia di contributo coperto (contributo soggettivo, contributo integrativo e contributo di maternità).
Si ricorda che costituiscono oneri deducibili dal reddito complessivo i contributi previdenziali versati in ottemperanza a disposizioni di legge, nonché quelli versati facoltativamente alla gestione della forma pensionistica obbligatoria di appartenenza, ivi compresi quelli per la ricongiunzione di periodi assicurativi (D.P.R. n.917 del 22 dicembre 1986, art. 10). In particolare, sono interamente deducibili i contributi soggettivi e di maternità. Il contributo integrativo, al contrario, non risulta deducibile ad eccezione dei casi indicati nella risoluzione del 18/05/2006 n.69 dell’Agenzia delle Entrate.
L’attestazione sarà rilasciata a tutti gli iscritti contribuenti nell’anno 2020, attivi e non, che hanno effettuato pagamenti nel corso di tale annualità anche per periodi pregressi. Oltre ai versamenti direttamente eseguiti dall’iscritto, l’attestazione potrà indicare eventuali importi trattenuti da somme erogate dall’Ente a titolo di intervento assistenziale o di prestazione previdenziale, o somme oggetto di rimborso contributivo.
LA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA – PEC
Dal 2009 i liberi professionisti sono rientrati nell’elenco delle categorie soggette all’obbligatorietà della PEC, ovvero, uno strumento che permette di dare valore legale ad ogni comunicazione trasmessa tramite la posta elettronica, lo stesso valore che ha una raccomandata con avviso di ricezione tradizionale.
Il professionista è tenuto a comunicare tempestivamente il proprio indirizzo PEC all’Ordine di appartenenza che, a sua volta, è obbligato dalla normativa a trasmetterlo a INI-PEC – Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta Elettronica Certificata.
ENPAPI, prediligendo da tempo questo strumento per inviare tutte le comunicazioni agli iscritti nell’ottica di un processo di dematerializzazione, invita tutti gli assicurati a comunicare tempestivamente all’Ente il proprio indirizzo PEC utilizzando la sezione PRATICHE/ANAGRAFICHE PROFESSIONALI/DATI ANAGRAFICI dell’area riservata.
Si rammenta che l’Ente fornisce gratuitamente ai propri iscritti tale servizio e che è possibile richiedere la propria casella PEC all’interno della sezione dedicata nell’area riservata.
La casella PEC fornita da ENPAPI sarà sempre valida, anche a seguito di esonero dalla contribuzione dall’Ente, e potrà essere utilizzata per comunicare con la Pubblica Amministrazione e in tutti quei casi in cui sia richiesta (es. comunicazioni all’Agenzia delle Entrate).
Una volta attivata, l’accesso alla casella può essere effettuato dalla pagina https://webmail.pec.enpapi.it o impostando la casella su un client predefinito (es. Outlook).
Per ulteriori informazioni è possibile inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica.
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