E’ accaduto al Pronto soccorso dell’ ospedale “Tatarella” di Cerignola (Foggia), dove il giovane paziente era giunto in codice verde.
Il padre di un bambino di 13 anni ha aggredito verbalmente una dottoressa in servizio al Pronto soccorso dell’ospedale “Tatarella” di Cerignola (Foggia) perché, a suo dire, c’era stato un ritardo nelle cure prestate al figlio, giunto sul posto in codice verde. Secondo la ricostruzione dell’Asl Foggia, il genitore avrebbe iniziato a inveire contro il medico, minacciandola e lamentandone la lentezza dopo che il giovane paziente era stato già trasferito in Pediatria per una consulenza.
Per evitare il peggio sono intervenuti i carabinieri e il personale del 118. Inoltre il Pronto soccorso è stato chiuso dalle 10 alle 14 per i soli codici verdi. Assicurate, invece, le urgenze. «Si è trattato, ancora una volta, di un atto vile e deplorevole, compiuto ai danni di chi svolge il proprio lavoro per il bene della comunità e a tutela del diritto alla salute», ha commentato dichiara il direttore generale Vito Piazzolla.
Redazione Nurse Times
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