Arriva dall’Istituto Tumori di Bari la scoperta che potrebbe rendere meno complessa la ricostruzione della mammella col grasso della paziente.
Grazie a una scoperta realizzata all’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari la tecnica che permette di ricostruire con il grasso la mammella di pazienti oncologiche, nota come lipofilling, potrebbe non richiedere più ripetuti interventi a distanza di tempo, con i disagi che ne conseguono.
Attraverso la crioconservazione, infatti, il grasso può essere prelevato in un’unica soluzione e innestato a più riprese, anche ambulatorialmente. Il problema è stato dimostrare che questa metodica fosse realizzabile senza l’utilizzo di conservanti potenzialmente nocivi. Operazione riuscita proprio grazie alla ricerca partita dalla Chirurgia plastica dell’Istituo barese.
Una ricerca che ha dato risultati entusiasmanti sulla permanenza in vita delle cellule. Probabile che in breve tempo la nuova metodica possa essere introdotta per i trattamenti di chirurgia estetica, partendo dalle donne che hanno affrontato un tumore e arrivando a tutti i casi in cui risulti necessario un intervento di chirurgia ricostruttiva.
Redazione Nurse Times
- Diabete tipo 1: al Meyer di Firenze il trattamento con anticorpo monoclonale che ritarda la malattia
- Migep a Mattarella: “Grazie per la posizione assunta su Gaza”
- Lecce, malato oncologico non riesce a fare una Tac. Perrini (FdI): “Non è un caso isolato, ma la dimostrazione del fallimento di Emiliano”
- Centrale unica 118 in Liguria, Nursind denuncia l’esclusione del personale infermieristico: “Decisione calata dall’alto”
- West Nile, Schillaci: “No ad allarmi mediatici”
Lascia un commento