Il governo tedesco è preoccupato per la situazione e pensa a ulteriori misure restrittive per frenare i contagi.
I numeri del coronavirus in Germania stanno raggiungendo livelli davvero preoccupanti. Lo testimonia l’incidenza settimanale di casi confermati per 100mila abitanti, che, secondo quanto reso noto oggi dal Robert Koch Institut, ha raggiunto quota 201,1. Si tratta della quota più alta registrata dall’organizzazione responsabile per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive da quando è iniziata la pandemia.
Un aumento in linea con quelli dei giorni scorsi: se giovedì 4 novembre era arrivato a 154,5, la scorsa settimana aveva toccato quota 130,2. Il precedente record negativo era stato registrato circa un anno fa, il 22 dicembre 2020, punto più alto della seconda ondata del Covid-19, con 197,6 casi per 100mila abitanti in una settimana. Il portavoce del Governo, Steffen Seibert, ha dichiarato che “la cancelliera Angela Merkel è molto preoccupata da settimane dello sviluppo del Covid e da tempo chiede a tutti di fare quello che è necessario”. L’esponente dell’esecutivo ha inoltre sottolineato che “sono in aumento anche i pazienti nelle terapie intensive” e che “è assolutamente chiaro che vi sia un legame col rifiuto del vaccino: i dati più alti di incidenza e di ricoveri si registrano nelle regioni in cui ci sono le quote più basse di vaccinati”.
Our World in Data ha reso noto che la percentuale di popolazione immunizzata contro il Covid-19 in Germania è pari al 66,49%, percentuale che sale al 69,04% se si considera anche quanti hanno ricevuto una sola dose di vaccino. E mentre l’Associazione medica tedesca non esclude ulteriori misure restrittive per porre un freno alla crescita del numero dei contagi, il presidente Klaus Reinhardt apre a possibili misure restrittive per i non vaccinati, sul modello dell’Austria, dove è vietato l’ingresso a bar, ristoranti e altri luoghi di aggregazione a chi non è immunizzato.
Redazione Nurse Times
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