Il Movimento operatori 118 associazioni di volontariato prende le distanze da quanto sarebbe accaduto qualche giorno fa.
“Esprimiamo la massima solidarietà alla ragazza coinvolta nel caso di presunta violenza. Noi ci teniamo a garantire il diritto alla salute di ogni singolo cittadino, e non a comprometterlo”. Così, in una nota, il Movimento operatori 118 associazioni di volontariato, che rappresenta gli operatori, dipendenti e volontari, delle associazioni di volontariato che gestiscono il Suem (Servizio di urgenza ed emergenza medica) 118 di Bari e provincia per conto della Asl.
La nota fa riferimento alla vicenda della presunta violenza sessuale perpetrata da un operatore di ambulanza a danno una studentessa barese, soccorsa a una festa perché ubriaca. Il Movimento “prende le distanza dai fatti”, precisando che l’ambulanza a bordo della quale sarebbero avvenuti gli abusi, “non rientra nel circuito del 118 a Bari”. E aggiunge: “Noi siamo una garanzia per il cittadino, un punto di riferimento in caso di necessità. Noi siamo quelli che ci mettono anima e corpo durante un soccorso”.
Redazione Nurse Times
- Basalioma: possibile remissione con immunoterapico “locale”
- Usa, robot esegue per la prima volta un intervento chirurgico su paziente simulato senza aiuto umano
- Mazara del Vallo (Trapani), medici e infermieri a scuola di arabo
- Pesaro, disabile morì dopo aver divorato un ciambellone in Rsa: assolte coordinatrice infermieristica e oss
- Asst Lecco condannata per abuso dei turni di pronta disponibilità: infermiere sarà risacito. Fp Cgil: “Reperibilità non va usata come tappabuchi a oltranza”
Lascia un commento