Il sindacato sottolinea la necessità di accontentare chi deve percorrere lunghe distanze per raggiungere il posto di lavoro. Come avviene, ad esempio, nell’Area vasta dell’Usl Toscana Nord Ovest.
L’aumento vertiginoso del prezzo del carburante adesso si trasforma in un’emergenza organizzativa in tutti i settori, compreso quello della sanità. Perché il prezzo di benzina e diesel alle stelle non influisce soltanto sugli autotrasportatori, di sicuro i più colpiti, ma su ogni categoria costretta a spostamenti quotidiani: gli stipendi di fatto vengono erosi sempre di più dai consumi, e sono ormai ridottiall’osso. Un problema che si evidenzia ancor più nelle logiche di Area vasta, come l’Usl Toscana Nord Ovest, dove le sedi lavorative si possono trovare in quattro diverse province, dalla Lunigiana a Livorno, passando per Lucca e Pisa: sedi distanti tra loro decine e decine di chilometri, che moltiplicano i costi a carico dei dipendenti.
A denunciare il problema nel comparto sanitario è Claudio Salvadori, segretario di Uil Fpl Massa Carrara: “A seguito dell’aumento esponenziale del prezzo dei carburanti – si parla del 25% in un mese – i dipendenti delle Aree vaste soggetti a spostamenti per raggiungere ilposto di lavoro devono far fronte a un’aumento delle spese significativo. E’ evidente che a questo punto molti lavoratori vorrebbero potersi riavvicinare a casa, non solo per stare vicino alle famiglie, ma anche per ridurre i costi operativi a carico del budget personale, e non aziendale”.
Esigenze a cui la dirigenza aziendale può e deve dare risposte in tempi certi. “La nostra richiesta è semplice – prosegue Salvadori –: programmare tavoli trattanti di Area vasta e tavoli zonali monotematici per discutere con le organizzazioni sindacali dei trasferimenti di dipendenti ed essere messi a conoscenza dell’elenco di dipendenti che hanno richiesto all’azienda Usl Toscana Nord Ovest la mobilità nelle sue varie modalità. La proposta è di dare conurgenza l’okay a chi ha richiesto l’applicazione della norma di legge che riguarda il ricongiungimento familiare”.
Conclude il segretario del sindacato: “Una risposta negativa alla richiesta di mobilità deve essere motivata, e comunque limitata a casi o esigenze eccezionali, e in tutti i casi l’amministrazione deve dare risposta all’interessato entro 30 giorni dalla domanda. Chiediamo una pronta verifica da parte dell’amministrazione, perché ci viene riferito che alcune lavoratrici non hanno ricevuto risposta nei termini dovuti”.
Redazione Nurse Times
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