La vitamina B3 (spesso indicata con il nome di niacina o vitamina PP) è una vitamina del gruppo B che entra nel metabolismo del cibo per convertirlo in energia e aiuta a mantenere in salute il sistema nervoso, l’apparato digerente e la pelle. Fa parte delle vitamine cosiddette idrosolubili, vale a dire che hanno la caratteristica di sciogliersi in acqua e di non essere accumulate nell’organismo. Per questo motivo devono essere quotidianamente assunte attraverso l’alimentazione.
Il termine vitamina B3 comprende due composti:
- niacina o acido nicotinico
- nicotinamide
Fonti alimentari
Gli alimenti ricchi di vitamina B3 includono:
- legumi
- frattaglie
- carni rosse
- carni bianche
- pesce
- arachidi
- lievito essiccato
- pane e altri prodotti da forno, a base di cereali integrali o arricchiti con vitamina B3
Inoltre, siccome l’organismo è in grado di convertire l’aminoacido triptofano in niacina, gli alimenti ricchi di triptofano (per esempio i latticini) possono compensare un’assunzione insufficiente di vitamina B3 con la dieta.
La quantità giornaliera raccomandata di niacina varia con l’età. La Società Italiana di Nutrizione (SINU) raccomanda l’assunzione giornaliera dei seguenti valori di niacina (espressi come niacina equivalenti, in sigla NE, poiché comprendenti anche la niacina di origine endogena sintetizzata a partire dal triptofano; da 60 milligrammi di triptofano si produce 1 milligrammo di niacina):
Una dieta equilibrata è in grado di fornire le quantità giornaliere necessarie di vitamina B3. Per questo motivo, per soddisfare il fabbisogno giornaliero, non c’è necessità di prendere integratori.
Gli integratori di vitamina B3 potrebbero, invece, essere d’aiuto in caso di colesterolo alto quando non si possono prendere le statine. La vitamina B3, infatti, è in grado di aumentare le lipoproteine ad alta densità (HDL), ossia il cosiddetto colesterolo buono, che aiutano a rimuovere dal sangue le lipoproteine a bassa densità, note invece come colesterolo cattivo.
Gli integratori sono usati anche in caso di situazioni di grave carenza di vitamina B3 che possono verificarsi per vari motivi. Alcuni farmaci, come l’isoniazide e alcuni medicinali antitumorali, possono interferire con il metabolismo della vitamina B3. La diarrea a lungo termine, dovuta a diverse malattie gastrointestinali, può causare un malassorbimento di vitamina B3. Infine, alcuni difetti presenti alla nascita (congeniti) e la sindrome carcinoide, che alterano il trasporto e il metabolismo del triptofano, un amminoacido componente delle proteine, possono determinare carenza di vitamina B3 perché riducono la sua trasformazione in niacina.
In gravidanza è sconsigliato l’uso di integratori di vitamina B3, salvo diversa indicazione del medico curante.
Carenza
La carenza di vitamina B3 e/o di triptofano (che può essere trasformato dall’organismo nella vitamina) può provocare la pellagra, malattia presente soprattutto nei paesi in via di sviluppo, rara nei paesi industrializzati.
La pellagra colpisce la pelle, il tratto digerente e il cervello causando:
- eruzione cutanea caratteristica, di colore rosso scuro su mani, piedi, polpacci, collo, viso, lingua e bocca
- problemi del tratto digerente, bruciore della faringe e dell’esofago, nausea, vomito e diarrea
- disturbi neuropsichiatrici, affaticamento, insonnia, apatia, confusione e perdita di memoria
La pellagra si sviluppa per assunzione insufficiente e poco variata di cibo. Riguarda soprattutto le popolazioni residenti in zone dove l’alimento principale della dieta è il mais, cereale che contiene una minima quantità disponibile di vitamina B3 e triptofano. Tuttavia, se il mais, prima di essere macinato per produrre la farina, viene trattato con alcali, l’assorbimento intestinale della poca vitamina B3 presente aumenta evitando la comparsa della malattia.
Eccesso
Se assunta per bocca (via orale) in quantità appropriate, la vitamina B3 non ha effetti dannosi. Dosi eccessive, invece, possono causare:
- grave arrossamento della pelle, combinato con vertigini
- pressione arteriosa bassa (ipotensione), battito cardiaco accelerato
- prurito
- nausea e vomito
- dolore addominale
- diarrea
- gotta, la vitamina B3 può causare un eccesso di acido urico nel sangue (iperuricemia)
- danni al fegato, l’uso di integratori di vitamina B3, se non necessario, è stato associato a danni al fegato
- diabete, la vitamina B3 può interferire con il controllo della glicemia
L’assunzione di vitamina B3 può peggiorare i disturbi (sintomi) legati alle allergie, alle malattie della cistifellea e ad alcune malattie della tiroide.
In caso di assunzione in grandi dosi (da 2.000 a 6.000 milligrammi al giorno, corrispondenti a 2-6 grammi al giorno) di niacina/acido nicotinico, gli effetti indesiderati gravi sono molto probabili; al contrario, l’assunzione di niacina/acido nicotinico fino a 17 milligrammi (mg) al giorno o di nicotinamide fino a 500 mg sembra sicura.
Interazioni con alimenti e farmaci
Possibili interazioni possono verificarsi con:
- bevande alcoliche, prendere la vitamina B3 insieme a bevande alcoliche può aumentare il rischio di danni al fegato e peggiorare alcuni effetti indesiderati (effetti collaterali) della vitamina come rossore e prurito
- allopurinolo, assumere vitamina B3 insieme a questo farmaco, utilizzato per il controllo della gotta, può diminuirne l’efficacia
- farmaci:
- anticoagulanti e anti-piastrinici, prendere contemporaneamente a questi farmaci la vitamina B3 può aumentare il rischio di sanguinamento
- anti-ipertensivi, la vitamina B3 potrebbe potenziare l’effetto di questi farmaci aumentando il rischio di pressione sanguigna bassa (ipotensione)
- per il diabete, la vitamina B3 può interferire con il controllo della glicemia. Potrebbe quindi essere necessario modificare le dosi dei farmaci per il diabete
- cromo, l’assunzione contemporanea di vitamina B3 e cromo potrebbe ridurre i valori della glicemia. In caso di diabete vanno controllati attentamente i livelli di zucchero nel sangue
- zinco, prendere lo zinco con la vitamina B3 potrebbe peggiorare alcuni effetti collaterali della niacina, come rossore e prurito
- fumo di sigaretta, l’assorbimento di vitamina B3 può essere ridotto dal fumo di sigaretta
Redazione NurseTimes
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