“La riattivazione del Tavolo regionale per l’autismo rappresenta un passo importante per risolvere le criticità del Regolamento 9/2016, che disciplina la rete assistenziale per i disturbi dello spettro autistico, e garantirne finalmente l’attuazione, visti gli aspetti innovativi in esso contenuti. Auspichiamo ora che, come richiesto più volte dalle famiglie, l’assessorato alla Sanità della Regione Puglia convochi al più presto una riunione del Tavolo, che ha tra i suoi compiti quello di offrire pareri sulla programmazione delle azioni attuative del Regolamento,ma anche quello di monitorare con cadenza semestrale lo stato dei servizi e ascoltare le istanze dei portatori di interesse”. Così Marco Galante, capogruppo del M5S, in seguito all’approvazione nella seduta di Giunta dello scorso 11 aprile della delibera con cui sono stati nominati i componenti del Tavolo regionale per l’autismo in Puglia.
“Al tavolo – prosegue – siederanno anche i rappresentanti del Welfare e della Formazione, perché solo la collaborazione tra più assessorati può portare risultati. È necessario lavorare sulla corretta presa in carico, sulla diagnosi precoce, sull’inclusione lavorativa e sulla collaborazione tra istituti scolastici e rete di assistenza dedicata. Il Tavolo regionale per l’autismo ha il compito di coordinare le azioni da portare avanti a più livelli- Il Regolamento che disciplina la rete assistenziale per i disturbi dello spettro autistico ha infatti spostato la competenza sulle strutture destinate ai soggetti affetti da autismo in capo alla Sanità, ma Welfare e Sanità stanno lavorando insieme per garantire l’integrazione sociosanitaria”.
E ancora: “Parallelamente al percorso portato avanti dal Tavolo serve intervenire sulle strutture per la presa in carico continuativa. Per prima cosa va fatta una ricognizione del fabbisogno, ma per procedere all’aggiornamento dei dati bisogna garantire l’operatività dei moduli già assegnati alle strutture presenti sul territorio. A causa della pandemia è stata eliminata infatti la scadenza del parere di compatibilità, con il risultato che molti moduli già assegnati non sono ancora attivi, e a pagare sono le famiglie, che devono sopperire a questa mancanza di servizi direttamente e con notevoli disagi per i propri figli”.
Conclude Galante: “Presenteremo una proposta di legge per inserire nuovamente un tempo massimo per la validità del parere, perchè è necessario che i moduli siano attivati al più presto. Ciò per poter dare alle famiglie le risposte che attendono dal 2013, ovvero da quando la Regione ha pubblicato le linee guida regionali sull’autismo, serve un approccio interdisciplinare”.
Redazione Nurse Times
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