ROMA, 02 LUG – Il ministro dell’Università e della ricerca, Maria Cristina Messa, ha firmato il decreto n. 1111 che definisce, in via provvisoria, i posti disponibili per l’accesso al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia per l’anno accademico 2022/2023.
Il potenziale formativo inserito dalle università in banca dati è di 14.740 posti per i candidati dei paesi UE e non UE residenti in Italia, a fronte dei 14.020 dello scorso anno, e di 1.136 per i candidati dei Paesi non UE residenti all’estero. Il decreto attribuisce i posti agli atenei in via provvisoria, in attesa della definizione dell’accordo che sarà assunto nell’ambito della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano.
Oltre al decreto per Medicina e Chirurgia, – informa una nota del ministero – sono stati pubblicati anche gli altri decreti ministeriali (n. 1115 e 1112) che definiscono i posti disponibili, sempre provvisori, per i corsi di laurea magistrale in Odontoiatria e protesi dentaria e Medicina Veterinaria. In merito al primo, il potenziale formativo espresso dalle università in banca dati è di 1.330 posti, mentre per il corso di laurea magistrale in medicina veterinaria i posti sono 1.040.
Sempre in via provvisoria, con il decreto n. 1113, sono stati definiti i posti per i corsi di laurea delle professioni sanitarie. In totale, per i candidati dei paesi UE e non UE residenti in Italia, sono 31.730 (per lo scorso anno accademico erano 30.180) così divisi: 1.097 per ostetricia, 264 per infermieristica pediatrica e 17.997 per infermieristica, 809 per educazione professionale, 157 per podologia, 2.622 per fisioterapia, 915 per logopedia, 309 per ortottica e assistenza oftalmologica, 407 per terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, 445 per tecnica della riabilitazione psichiatrica, 274 per terapia occupazionale, 1.212 per tecniche di laboratorio biomedico, 1.327 per tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia, 185 per tecniche di neurofisiopatologia, 199 per tecniche ortopediche, 320 per tecniche audiprotesiche, 243 per tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, 825 per igiene dentale, 574 per dietistica, 95 per tecniche audiometriche, 602 per assistenza sanitaria e 852 per tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro.
“Ma la vera notizia – commenta Angelo Mastrillo, docente in Organizzazione delle professioni sanitarie all’Università di Bologna – è quella riguardante gli infermieri: poca cosa l’aumento del 3,5% ossia dai 17.394 dell’anno scorso agli attuali 17.977. Si sperava in un +10% di aumento per arrivare a 19.133″.
Redazione Nurse Times
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