Lo annuncia, sul sito istituzionale della Regione, l’assessore all’Istruzione, alla formazione e al lavoro, Sebastiano Leo.
“La Giunta regionale, su mia proposta, ha approvato l’atto definitivo con le disposizioni attuative per la realizzazione degli interventi formativi autofinanziati finalizzati al conseguimento della qualifica di operatore socio-sanitario. Questa delibera fornisce tutti i dettagli utili agli enti di formazione professionale, accreditati e in possesso dei precisi requisiti previsti dalla norma, per erogare liberamente il corso da operatore socio-sanitario in regime di autofinanziata e non esclusivamente a seguito del bando regionale”. Lo rende noto Sebastiano Leo (foto), assessore all’Istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione Puglia.
“Era un atto molto atteso tanto degli enti di formazione che dai cittadini interessati a conseguire la qualifica da oss – continua Leo -. Ora gli istituti di formazione in possesso di rigorosissimi requisiti potranno erogare il corso liberamente, al pari di tutte le altre figure contenute nel Repertorio regionale delle figure professionali, secondo le esigenze del territorio di riferimento. Tengo a precisare che suddetto provvedimento non esclude la possibilità da parte di Regione Puglia di Avvisi per la realizzazione di corsi da oss rivolti alle persone in condizioni di indigenza e quindi non in grado di coprire il costo del corso di formazione”.
E ancora: “Tra le altre novità abbiamo disciplinato anche il riconoscimento delle competenze acquisite mediante titoli pregressi oppure tramite esperienza professionale diretta. Verranno pertanto riconosciuti dei crediti per la frequenza del corso di formazione per oss con una conseguente diminuzione del monte ore complessivo. Grazie a questo intervento andiamo incontro alle tante persone come ausiliari sanitari, assistenti familiari, eccetera, studenti frequentanti gli istituti professionali di Stato con indirizzo servizi per la sanità e i servizi sociali o come chi, dopo esperienze di lavoro plueriennali e con problematiche di riconoscimento del titolo precedentemente acquisito ma non riconosciuto, che potranno seguire il corso oss in forma ridotta”.
Sempre Leo: “La liberalizzazione dei corsi oss rappresentava uno degli obiettivi principali di questo mio secondo mandato assessorile e che oggi posso affermare di aver raggiunto. Con questo provvedimento da un lato diamo risposte ad una domanda del mercato del lavoro sempre più orientata verso profili impegnati nel benessere delle persone, con una forte richiesta di operatori socio-sanitari nelle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private e nelle equipe dei servizi territoriali, ma anche ad una elevata domanda di formazione e di riqualificazione da parte di tanta forza lavoro. Infine mettiamo anche fine a quel triste fenomeno di emigrazione da parte di tanti pugliesi che, per conseguire il titolo e nelle more del bando regionale, si sono spesso recati presso enti di formazione con sede in altre regioni italiane”.
Redazione Nurse Times
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