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Workplace Violence in Pronto soccorso: dagli strumenti dl ricerca  alle strategie d’intervento

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Gentile Direttore,

sono Martina Crocetti, neolaureata in infermieristica. Mi sono laureata il 5/12/2022 con la votazione di 109, presso l’Università di Siena. Avrei piacere di presentare ai suoi lettori la mia tesi dal titolo: Workplace violence in Pronto Soccorso: dagli strumenti di ricerca alle strategie d’intervento. Ho deciso di incentrare il mio progetto di tesi su una problematica purtroppo sempre più diffusa e frequente nella nostra realtà.

Presupposti per lo studio/evidenze empiriche

Il tema della violenza e deII’aggressività nei confronti del personale sanitario di pronto soccorso è un problema a livello globale da non sottovalutare, in quanto può determinare conseguenze non solo a livello professionale ma anche personale. Gli infermieri risultano essere quelli più esposti agli atti di violenza essendo a diretto contatto con i pazienti, i Ioro familiari o accompagnatori, ritrovandosi così a dover gestire soggetti in condizioni di forte emotività, frustrazione, vulnerabilità e perdita di controllo in un ambiente teso come quello di pronto soccorso.

Obiettivi dello studio

Attraverso questo studio si è voluto indagare e mettere in risalto, il fenomeno deIl’aggressività e della violenza sul posto di Iavoro nei confronti del personale sanitario di pronto soccorso, identificando i fattori e le cause che contribuiscono a incrementare tali episodi ma anche le possibili soluzioni e strategie utili per arginarli.

Esposizione risultati/discussione

Dalla lettura degli articoli è emerso che il fenomeno della violenza nei confronti degli operatori della salute si è propagato nel tempo e acutizzato in particolar modo durante la pandemia Covid-

19. Gli stessi operatori giustificano e considerano gli atti violenti come parte dell’attività lavorativa, evitando il più delle volte a segnalare l’accaduto e dimostrando in questo modo una sottovalutazione del reale problema e un ridotto bisogno di prevenzione. Tale problematica, come già detto, si è diffusa talmente tanto da indurre le istituzioni competenti ed il legislatore ad intervenire per cercare di contrastarlo, anche se la strada è ancora molto lunga.

Conclusioni

Gli operatori sanitari dovrebbero riconoscere l’importanza della segnalazione ed attuarla in maniera costante, in modo tale da avere un quadro generale del problema e incrementare misure di contrasto e di prevenzione nei confronti di atti violenti. Si evidenzia la necessità di intervenire in ambito formativo, in modo che il personale possa conoscere e praticare strategie di prevenzione, migliorando così la gestione ed evitando l’innescarsi deII’escalation aggressiva. Inoltre, si comprende il bisogno di un adeguato supporto verso gli operatori, poiché le conseguenze soprattutto psicologiche possono ripercuotersi per mesi o anni.

Dott.ssa Martina Crocetti

Tesi: Workplace Violence in Pronto soccorso: dagli strumenti dl ricerca  alle strategie d’intervento

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