L’ipotesi di una tredicesima più alta è stata presentata dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo.
Meno tasse sulla tredicesima vuol dire più soldi nelle tasche degli italiani, ma solo se lavoratore dipendente. È questa la nuova ipotesi del Governo Meloni all’alba del nuovo Decreto Dignità, varato il 1° maggio, che spinge per immettere più soldi negli stipendi dei lavoratori e delle lavoratrici.
Per farlo si punta alla tredicesima mensilità. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo (in foto con la premier Giorgia Meloni), si è fatto portavoce della proposta nell’audizione alle Commissioni riunite Finanze di Camera e Senato sulla riforma fiscale. “È una cosa che già c’è nella delega – ha detto Leo -. Dobbiamo sperimentare e vedere come costruirla”.
In altre parole vanno valutate le risorse per avere meno tasse sulla tredicesima. L’ipotesi non cade nel vuoto, quindi. Anzi, è possibile già parlare delle cifre in più sulla tredicesima mensilità proposte dal viceministro. Leo si è spinto a dire che si può studiare una soluzione per avere in busta paga anche fino a 80-100 euro in più.
Si tratta di una cifra verosimile, considerando che nel serbatoio ci sono 3 miliardi per il 2023 e una parte dei 4 miliardi del 2024. Ma le verifiche andranno fatte con la Ragioneria generale dello Stato, che si occupa proprio di analisi, monitoraggio e vigilanza della spesa pubblica.
Se non la tredicesima, è già in programma, ovvero da discutere, la detassazione dei premi di produttività. Ma dove trovare i fondi? Rimane questa la domanda cardine. Secondo il viceministro Leo i soldi ci sono, e anzi provengono dai ricavati della lotta all’evasione. Altra risorsa alla quale attingere, anche per riproporre gli strumenti oltre dicembre, potrebbe essere la tassa sugli extraprofitti.
Il viceministro dell’Economia non esclude un taglio alle tasse anche sulla tredicesima mensilità dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti. Il giorno dopo il Decreto Dignità, il decreto che taglia il cuneo fiscale e che porterà da luglio a dicembre 2023 tra i 50 e i 100 euro in più al mese in busta paga, Maurizio Leo annuncia l’ipotesi di un guadagno extra anche sulla tredicesima.
Il sistema è lo stesso: tasse più basse. Lo scopo, come ha spiegato lo stesso Leo, interrogato in merito nell’audizione alle Commissioni riunite Finanze di Camera e Senato sulla riforma fiscale, è dare respiro agli italiani durante le festività, e quindi spingerli a riprendere i consumi con più fiducia. Se non la tredicesima, si ragiona già sulla detassazione dei premi di produttività con aliquota piatta.
Redazione Nurse Times
Fonte: Money.it
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