Ricercatori giapponesi si chiedono se i concetti etici attribuiti agli infermieri siano replicabili dall’intelligenza artificiale.
In futuro i robot e l’intelligenza artificiale svolgeranno un ruolo chiave nella pratica infermieristica. Proprio per questo alcuni ricercatori dell’Università della Scienza di Tokyo si chiedono se le macchine intelligenti possano sostituire gli esseri umani come infermieri. Indagando sul potenziale dei notevoli progressi compiuti nel campo della robotica e dell’intelligenza artificiale, cercando quindi di capire se i concetti etici attribuiti agli infermieri siano replicabili.
Ora, non c’è dubbio che le nuove tecnologie possano migliorare le pratiche sanitarie, ma la loro integrazione nell’assistenza infermieristica richiede un’attenta considerazione. Alcune aree della pratica infermieristica, infatti, non possono e non devono essere affidate ai robot e all’intelligenza artificiale, perché l’assistenza è una pratica prettamente umana, non replicabile dalle macchine.
Il documento dei ricercatori giapponesi si concentra pertanto su diversi concetti etici (difesa, responsabilità, cooperazione e cura), considerati importanti nella pratica infermieristica. Inoltre sperimenta la possibilità di implementare questi concetti etici nei robot e nell’intelligenza artificiale, basandosi sui più recenti progressi in campo tecnologico.
Redazione Nurse Times
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