Il cuore in un cerotto. Nell’era in cui tutto sta diventando “indossabile” un team di scienziati ha messo a punto anche il patch Ecg: si applica sulla pelle ed è in grado di fare l’elettrocardiogramma e misurare la frequenza cardiaca. Il prototipo messo a punto dagli esperti sull’asse Australia-India ha una capacità diagnostica migliorata rispetto ad altri strumenti.
L’importanza di far progredire la famiglia di questi dispositivi elettronici wearable per un monitoraggio 24 ore su 24 è testimoniata dai numeri, osservano gli esperti. Secondo la British Heart Foundation, quasi 200 milioni di persone in tutto il mondo soffrono di malattie coronariche. Patologie che determinano circa un decesso su sei. Un impatto significativo che ha spinto i ricercatori a lavorare su diversi filoni. Non solo sul fronte delle cure, ma anche su quello della diagnosi tempestiva.
Il recente e rapido aumento degli Ecg indossabili viene ritenuto un passo avanti importante. Rilevando eventuali disturbi cardiovascolari e aiutando a valutare la salute generale del cuore, questi device da portare come vestiti o accessori comuni salvano vite umane e possono anche ridurre i costi oggi molto alti delle cure ospedaliere, ragionano gli scienziati. Il team che ha messo a punto il cerotto hi-tech ‘guardiano del cuore’ illustra i risultati ottenuti in uno studio pubblicato sulla rivista Applied Physics Reviews.
“Abbiamo fatto un tuffo nel mondo dei dispositivi Ecg indossabili e ci siamo concentrati su un aspetto cruciale, cioè il modo in cui il design e i materiali degli elettrodi influiscono sulle prestazioni”, evidenza un autore del lavoro, Peter Francis Mathew Elango, spiegando che i risultati sono stati “piuttosto illuminanti”.
Se in genere gli elettrodi di questi apparecchi sono “umidi”, nel senso che richiedono un gel conduttivo per migliorare la segnalazione elettrica (cosa che potrebbe renderli più irritanti per la pelle e scomodi), gli esperti hanno considerato i vantaggi derivanti dall’uso di elettrodi “secchi”.
“Danno priorità al comfort dell’utente, sono durevoli nel tempo e riducono la probabilità di irritazione della pelle – ragiona Elango -. Queste caratteristiche li rendono ideali per il monitoraggio continuo, una caratteristica cruciale per gli Ecg indossabili”.
Dopo un’ampia sperimentazione, il team ha creato un cerotto Ecg di forma esagonale “compatto, leggero e privo di gel”. La configurazione è stata poi integrata con la comunicazione wireless Bluetooth per la funzionalità di telerilevamento.
“Le potenziali applicazioni sono l’aspetto entusiasmante – conclude Elango -. Questi cerotti Ecg portatili potrebbero rivoluzionare l’assistenza sanitaria da remoto e ambulatoriale e forse anche la medicina preventiva. Sono leggeri, possono trasmettere dati in modalità wireless e sono in grado di discernere vari stati di riposo o attività. Se utilizzati in ambito clinico, perfettamente integrati nell’abbigliamento quotidiano o indossati come dispositivi wearable potrebbero ridefinire il modo in cui monitoriamo la salute cardiaca”.
Redazione Nurse Times
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