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Crisi infermieristica in Puglia: “Siamo sull’orlo del baratro” avverte Andreula (OPI Bari)

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Andreula alla vigilia del voto per il Collegio Ipasvi Bari: "Il rinnovo contrattuale per gli infermieri è una priorità"
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La carenza infermieristica in Italia, e in particolare in Puglia, raggiunge livelli critici, mettendo a rischio la garanzia di sicurezza delle cure. Secondo l’analisi più recente della Corte dei Conti, al 2023 mancano ben 65.000 infermieri nel nostro Paese, una cifra allarmante che pone serie domande sulla capacità del sistema sanitario nazionale di fornire assistenza di qualità.

Il presidente dell’Ordine degli Infermieri di Bari, Saverio Andreula, ha sollevato un campanello d’allarme, evidenziando la situazione critica in cui versa la Puglia.

“La Puglia è in costante condizione di insostenibilità economica del proprio SSR”, ha dichiarato, sottolineando la difficoltà della regione nel garantire un adeguato numero di infermieri.

“Le ultime delibere di GR di autorizzazione al reclutamento del personale infermieristico hanno garantito solo la stabilizzazione del personale a tempo determinato, non prevedendo nessun incremento e raggiungimento del piano di fabbisogno”, ha continuato il presidente.

Queste decisioni, secondo Andreula, aggravano la precarietà delle cure ai cittadini pugliesi.

Andreula ha anche evidenziato il calo significativo delle domande di accesso ai corsi di laurea in Infermieristica, sottolineando che “in alcuni atenei, per la prima volta, non si raggiungono nemmeno il numero di posti messi a bando.” Questo, ha sottolineato, rappresenta una minaccia per la futura forza lavoro infermieristica.

Il presidente dell’Ordine ha presentato chiare proposte per invertire la rotta.

“È necessario il finanziamento delle lauree magistrali abilitanti a indirizzo clinico per avere infermieri specialisti”, ha affermato Andreula, sottolineando la necessità di preparare professionisti in grado di gestire le crescenti sfide assistenziali.

Inoltre, ha sottolineato l’importanza del finanziamento dei docenti infermieri, “necessari a garantire la qualità formative e quindi dell’assistenza”, ribadendo che devono rientrare sotto il governo del Ministero dell’Università.

Il presidente ha concluso sottolineando la necessità di una revisione dei criteri di accesso ai corsi di laurea triennali, proponendo nuove modalità di test di ammissione e un processo di selezione più autonomo e specifico.

In chiusura, Andreula ha evidenziato il contesto critico creato dal Decreto 77/2022 di riordino dell’assistenza sul territorio, che richiede almeno altri 20.000 infermieri. Ha anche esposto la preoccupante cifra di circa 30.000 infermieri italiani che hanno cercato opportunità all’estero. “I cittadini sono esposti e assistiti per le cure infermieristiche in un contesto di totale insicurezza delle cure”, ha concluso il presidente dell’Ordine degli Infermieri di Bari.

Redazione Nurse Times

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