È positivo il bilancio dei primi sette giorni di attività del CAU di Piacenza, il Centro di assistenza urgenza inaugurato lo scorso 4 dicembre all’interno del Polichirurgico per gestire in tempi rapidi, e senza lunghe code, h24 e sette giorni su sette, le urgenze a bassa complessità clinica e assistenziale, alleggerendo così il carico dei pronto soccorso.
Questi i numeri: 571 accessi registrati, di cui 421 con codice verde, 145 bianco e 5 azzurro, il 93,5% dei quali gestito direttamente presso la struttura e solo lo 0,5% (tre persone) indirizzato al pronto soccorso. Per quattro persone (0,7%) si è reso necessario il ricovero in ospedale, mentre in 30 (5,3%) hanno deciso di allontanarsi prima della visita del medico.
Il CAU di Piacenza, nel periodo di monitoraggio, ha accolto complessivamente 571 persone. Di queste, 13 (2,3%) hanno concluso in loco le cure necessarie, 521 (91,2%) sono state invitate a proseguire il percorso di cura con il proprio medico curante, tre pazienti (lo 0,5%) sono stati trasferiti al pronto soccorso per la presa in carico e quattro (0,7%) sono stati ricoverati in ospedale. Il restante 5,3% dei casi (30 persone) ha preferito allontanarsi prima della visita medica. Maggiore afflusso si è verificato nelle ore diurne e pomeridiane, ovvero tra le 8 e le 14 (45%) e tra le 14 e le 20 (29%).
Tra le cause principali di accesso al Cau di Piacenza, problemi di natura ortopedica (147 persone, pari al 25,7% dei casi), disturbi generali e problemi minori (108 casi, il 18,9%), gastro-intestinali (78 casi, il 13,7%) e dermatologici (60 casi, il 10,5%).
In Emilia-Romagna sono nove, a oggi, i CAU già attivi. Oltre a quello di Piacenza, tre sono nel Bolognese – Budrio, Vergato e Navile (inaugurato lunedì 11 dicembre) -, uno è a Castelfranco Emilia, nel Modenese (anche questo inaugurato pochi giorni fa), e quattro nel Ferrarese: Comacchio, Copparo, Portomaggiore e Ferrara.
“I dati di questa prima settimana – commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – confermano anche a Piacenza la buona partenza del CAU, con nove casi su dieci gestiti direttamente all’interno della struttura e solo tre pazienti trasferiti in pronto soccorso. Un nuovo servizio che continueremo a potenziare anche nel 2024 in maniera capillare sul territorio, con l’apertura di nuove strutture che andranno ad aggiungersi ai nove già attivi, così che queste strutture divengano il riferimento per i cittadini che presentano problematiche urgenti ma non emergenziali, per ricevere in tempi rapidi risposta ai propri bisogni di cura e assistenza, lasciando ai pronto soccorso la presa in carico dei casi più gravi”.
Redazione Nurse Times
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