Accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Graziella Viscomi, il gip di Catanzaro ha decretato il giudizio immediato nei confronti di Domenico Sinopoli, 44 anni, infermiere in servizio nell’Unità operativa di Oncologia dell’ospedale Ciaccio – De Lellis, ora parte dell’Azienda ospedaliera universitaria Renato Dulbecco. L’uomo è accusato di violenza sessuale, concussione, violenza privata e peculato.
L’infermiere avrebbe approfittato delle condizioni di “inferiorità (fisica e psicologica)” di due pazienti oncologici, costringendoli a subire atti sessuali mentre erano stesi, con la flebo al braccio, e ricevevano la terapia chemioterapica. Inoltre avrebbe intimato loro di non denunciare quanto accaduto, “evocando conoscenze criminali di un certo calibro nell’ambiente lametino”.
Il quadro accusatorio dell’infermiere si è aggravato nel dicembre scorso, quando la Procura gli ha contestato di aver costretto la moglie di un malato di leucemia a pagare 600 euro col pretestio di dover retribuire un medico di un noto ospedale milanese per una consulenza, visto che, a suo dire, il paziente sarebbe stato curato male a Catanzaro.
Infine l’infermiere avrebbe approfittato dell’errore di una persona che desiderava prenotarsi per una visita, dalla quale avrebbe ricevuto 120 euro per “la prenotazione e successiva esecuzione di una visita ematologica, visita che non aveva mai luogo”. Il processo inizierà il prossimo 11 marzo davanti al Tribunale collegiale di Catanzaro.
Redazione Nurse Times
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