Come segnala Quotidiano Nazionale, una scuola elementare di Genova ha promosso un’iniziativa che ha sollevato non poche perplessità tra i genitori, soprattutto quelli i cui figli portano un apparecchio ortodontico: agli alunni è permesso lavarsi i denti solo dietro presentazione di un certificato medico.
“Non è chiaro il motivo di questa richiesta – dichiara la madra di uno studente -. Forse è un problema legato alla gestione dei bagni o alla pulizia dei lavandini, ma qualunque sia la ragione, è inaccettabile”.
La scuola in questione, dal canto suo, tiene a precisare che l’iniziativa è stata assunta per allinearsi alle linee guida del ministero della Salute (2013) per la promozione della salute orale in età evolutiva. Tali direttive suggeriscono l’uso di un dentifricio con almeno 1.000 ppm di fluoro dopo i sei anni, ragion per cui la scuola richiede un “filtro di comunicazione” con le famiglie.
Quello di Genova non è un caso isolato. Numerose segnalazioni sono giunte infatti negli ultimi anni ogni parte d’Italia. E dietro il divieto si celano spesso la carenza di personale addetto alla vigilanza dei bambini e le condizioni igieniche dei locali.
Come accaduto nel 2022 a Milano, dove a una alunna di una scuola elementare fu proibito di lavarsi i denti, anche a fronte della richiesta di uno specialista. “La dirigente – raccontò la madre della piccola – ci ha scritto che ’vi è purtroppo proporzione tra il personale a disposizione per la vigilanza e la cura dell’igiene dei locali scolastici, e il numero dei bambini a cui avrei dovere di garantire accesso a locali opportunamente igienizzati e/o al lavaggio dei denti’”.
A Bologna, già nel 2012, alcune mamme avevano chiesto chiarimenti all’Associazione medici dentisti e alla Ausl, ricevendo come risposta che la pratica è a discrezione delle singole scuole.
Redazione Nurse Times
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