Nel 2023 l’Inail ha registrato circa 3mila casi accertati di aggressioni contro gli operatori sanitari. Questi atti non solo costituiscono infortuni sul lavoro, ma rientrano anche nella sfera dei rischi legati allo stress lavoro-correlato, con conseguenze significative sull’organizzazione stessa del lavoro.
In occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, che ricorre il 12 marzo, si è svolto in Senato un convegno sul tema delle aggressioni. Obiettivo dell’evento, organizzato su iniziativa della vicepresidente del Senato, Mariolina Castellone, sensibilizzare la cittadinanza e promuovere una cultura del rispetto e della solidarietà verso coloro che lavorano ogni giorno per la salute e il benessere di tutti. Ospite d’eccezione, l’attore Lino Banfi.
Da un’indagine della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), intanto, emerge che il “94% dei medici di continuità assistenziale ha subito aggressioni (almeno una) nell’arco della sua carriera. Da segnalare, inoltre, il verificarsi di numerosi casi di aggressione attraverso i social, fenomeno sconosciuto e di cui si parla poco.
“È fondamentale che eventi come questo – ha detto la senatrice Castellone – non rimangano isolati, ma diventino parte di un movimento più ampio e strutturato, capace di influenzare positivamente le politiche sanitarie e di sicurezza a livello nazionale. Solo attraverso l’educazione, la prevenzione e l’impegno collettivo sarà possibile garantire un ambiente di lavoro sicuro per gli operatori sanitari e migliorare la qualità dei servizi offerti alla popolazione”.
Il convegno è stato anche l’occasione per presentare l’anteprima nazionale del cortometraggio Confronti – Violenza sugli operatori sanitari, con la regia di Angelo Cascione, ideato e prodotto da Fausto D’Agostino, dirigente medico anestesista rianimatore presso il Campus Bio-Medico di Roma, che vede la straordinaria partecipazione dell’attore Massimo Lopez.
“In Italia – ha detto D’Agostino – i casi di aggressioni contro gli operatori sanitari, soprattutto nel pronto soccorso, nel triennio 2019-2021 sono pari a 4.200. Circa 1.600 casi all’anno, secondo l’Inail, cioè poco più di quattro al giorno. Ad essere aggredite sono soprattutto le donne, nel 70% dei casi, mentre dall’analisi per fasce d’età si evince che gli operatori sanitari più colpiti hanno tra i 35 e i 49 anni. Il cortometraggio vuole mettere in risalto questa drammatica problematica e rappresenta uno strumento di comunicazione finalizzato a dare valore al sistema sanitario”.
All’evento hanno partecipato diverse figure istituzionali, esperti del settore e vittime di aggressioni, tra cui: Nino Cartabellotta (Fondazione GIMBE), Patrizio Rossi (Inail), Filippo Anelli (Fnomceo), Antonio Magi (Omceo Roma), Mariella Mainolfi (ministero della Salute), l’avvocato penalista Dario Iaia (Commissione parlamentare Ecomafie), Fabrizio Colella, pediatra e vittima di aggressione; Fabio De Iaco (Simeu).
Redazione Nurse Times
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