Sarà l’autopsia, eseguita sabato 9 marzo, a stabilire le cause della morte di Andrea Baratto, ingegnere 53enne deceduto nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Dolo (Venezia), dove era arrivato per un malore, rivolgendosi al Pronto soccorso, accompagnato dalla sorella.
L’ingegnere è spirato alcune ore dopo, come spiega l’avvocato Silvia Ana Masiero Beghi, legale della famiglia, che ha presentato un esposto per far luce sulla vicenda. Il malore si era presentato durante un aperitivo con un’amica, quando Baratto aveva cominciato a farfugliare, perdendo il proprio autocontrollo.
Dopo aver acquisito le cartelle cliniche, il pubblico ministero Daniela Moroni ha disposto l’autopsia e ha deciso di indagare lo psichiatra e l’infermiere di turno con l’ipotesi omicidio colposo. Un atto dovuto, per permettere loro di nominare propri consulenti medico-legali. Obiettivo dell’autopsia è evidenziare se vi siano state negligenze nell’assistenza all’ingegnere.
Redazione Nurse Times
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