La procura di Ivrea è alle prese con un caso intricato che ha scosso il pronto soccorso dell’ospedale di Ciriè (Torino) lo scorso 6 febbraio 2024.
Un giovane italiano di 28 anni, in stato di ebbrezza alcolica, ha causato scompiglio attaccando fisicamente medici e infermieri. Le autorità sono intervenute prontamente e il ragazzo è stato denunciato per lesioni e interruzione di pubblico servizio.
Tuttavia, il caso ha preso una svolta inaspettata quando il giovane ha presentato una querela contro il personale sanitario, accusandoli di sedazione forzata. Attraverso il suo avvocato, Andrea Giovetti, sostiene di essere stato sedato contro la sua volontà, violando così il principio dell’autodeterminazione terapeutica.
L’Asl To4, responsabile dell’ospedale di Ciriè, ha respinto le accuse, affermando che il personale ha agito nel rispetto dei protocolli e della legge. In una nota ufficiale, l’Azienda ha condannato con fermezza ogni forma di violenza contro gli operatori sanitari e ha espresso massima vicinanza e solidarietà al personale coinvolto.
La procura è ora chiamata a fare luce su questa complessa situazione e determinare la verità dietro le accuse del giovane. Resta da capire se si tratta di una sedazione necessaria per contenere un individuo violento o di un abuso di potere da parte del personale medico.
Redazione Nurse Times
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