Il Segretario Regionale Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta Claudio Delli Carri: “Più assunzioni subito, cancellazione dei tetti di spesa e valorizzazione della nostra professione sono imprescindibili”
Una delegazione infermieristica e ostetrica piemontese del Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, con il segretario provinciale Nursing Up di Asti e Alessandria Enrico Mirisola, e il rappresentante Nursing Up dell’area ostetricia Fabio Dominijanni, a Roma per l’assemblea nazionale unitaria di delegate e delegati “Insieme nel lavoro per la salute”, promossa dalle organizzazioni sindacali della sanità Fp Cgil, Uil Fpl, Nursing Up e Nursind, per il comparto, Aaroi Emac, Fassid, Fp Cgil medici e dirigenti sanitari, Fvm e Uil Fpl per medici dell’area della dirigenza.
Il Nursing Up piemontese, a Roma, porta le istanze per un immediato intervento su: sistema sanitario davvero al collasso per la ormai cronica carenza di personale; turni massacranti che sono diretta conseguenza della carenza di personale e di una scarsa capacità di programmazione anche politica nella gestione della sanità regionale e nazionale, a cui si va ad aggiungere il nuovo e ultimo decreto “abbattimento liste di attesa” che, senza una vera e propria dotazione economica, intende perseguire un obbiettivo “velleitario”, con lo stesso numero o quasi di dipendenti pubblici che nelle intenzioni di chi decide dovrebbe sobbarcarsi un enorme incremento delle attività – vedi lo svolgimento degli esami il sabato e la domenica – senza avere chiaro né il compenso né come fare, vista la già grande difficoltà a coprire i turni normali.
Il segretario regionale Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri
“Noi dobbiamo difendere il nostro diritto ad un lavoro che non distrugga il personale con turni massacranti che annientano anche la vita privata. Dobbiamo difendere il diritto dei lavoratori al riposo, soprattutto in una professione come la nostra, in cui ogni errore per stanchezza e burn out si ripercuote giocoforza sulla prestazione erogata ai pazienti.
E dobbiamo andare verso un modello che sia applicabile a tutte le realtà delle aziende sanitarie della nostra regione e del resto della nazione. Serve urgentemente una riforma strutturale del Sistema Sanitario, che lo sganci dai soli principi di economicità di bilancio, che valorizzi la nostra professione come uno dei cardini su cui poggia la sanità, che riconosca la particolarità del lavoro in sanità il quale crea salute e non utili, e che crei un ribilanciamento adeguato e virtuoso degli organici in modo da avere la possibilità di coprire tutte le turnazioni con il giusto numero di personale: in una parola servono le assunzioni!”.
“Dobbiamo realizzare una serie di obbiettivi a breve termine e lungo termine – conclude Delli Carri -: l’abbattimento dei tetti di spesa, la reinternalizzazione dei servizi, un ricorso adeguato e razionale alle prestazioni aggiuntive, che sia reale e concreto, il rispetto delle necessità di formazione, ma soprattutto, ancora una volta, le assunzioni! Per tutelare la nostra professione, in assenza di queste fondamentali azioni, siamo pronti a combattere anche utilizzando gli strumenti di protesta che la normativa ci mette a disposizione”.
Redazione NurseTimes
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