Di seguito il report di Fp Cgil sul rinnovo del Contratto 2022/2024 del comparto sanità pubblica.
Nella mattinata di martedì 25 giugno è proseguita la trattativa per il rinnovo del Ccnl 2022/2024 del comparto sanità pubblica. A fronte di un testo inviato alle OO.SS., con proposte di modifica da parte dell’Aran in tema di sezioni inerenti alle relazioni sindacali, orario di lavoro, pronta disponibilità, prestazioni aggiuntive e attività di supporto, ciascuna organizzazione ha espresso valutazioni e proposto modifiche del testo.
Dal canto nostro abbiamo ribadito l’importanza di individuare nel Contratto una serie di meccanismi che rendano attrattivo il settore, al diritto alla gestione delle ferie troppo spesso non pienamente disponibile e troppo spesso soggette ad abbattimento indotto o forzoso da parte delle organizzazioni aziendali, e abbiamo confermato l’indisponibilità ad arretramenti in merito a conquiste ottenute con il precedente Contratto, come nel caso della pronta disponibilità.
Abbiamo rilanciato la necessità di individuare nel Contratto meccanismi di tutela in un contesto di progressivo invecchiamento dei lavoratori, di rendere l’organizzazione del lavoro meno rigida e più attenta ai bisogni di vita dei singoli, ponendo particolare attenzione e della necessità di investire sulla formazione, riservando almeno due ore a settimana all’aggiornamento professionale e all’assolvimento degli obblighi in fatto di Ecm.
Quanto alle relazioni sindacali è indispensabile ora più che mai riappropriarci di numerose materie che lasciano la possibilità alla azienda di prendere decisioni unilaterali nei confronti dei lavorator, senza passare per la contrattazione, e di regolamentare tutto il settore delle prestazioni aggiuntive, anche al fine di evitare lo sfruttamento dei professionisti per far fronte alle gravi carenze di organico.
Questa richiesta, neppure troppo nascosta, di aumento dell’orario, di lavoro di fatto per guadagnare qualcosa in più, a fronte di uno stanziamento del Governo che copre a malapena un terzo dell’aumento dei prezzi che le lavoratrici e i lavoratori hanno dovuto fronteggiare nel triennio, è al momento la cifra principale delle proposte dei datori di lavoro.
E’ evidente che si tratta di un approccio che non fa che confermare tutte le ragioni della nostra mobilitazione, che prosegue a tutti i livelli per rivendicare più risorse per finanziare il contratto, garantendo così salario e condizioni di lavoro più adeguate. Il tavolo è stato riaggiornato al 29 luglio.
Redazione Nurse Times
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