Si chiamano Luca Serafini, Mattia Montalti e Giovanni De Luca. I primi due sono infermieri, il terzo è autista soccorritore. Tutti riminesi, lavorano per il 118 Romagna, ma sabato scorso, approfittando di un giorno di riposo, sono andati a fare una gita in montagna, intraprendendo una via ferrata lungo il Gran Sasso insieme ad alcuni amici. Ma spesso il lavoro di operatore sanitario non conosce riposo, nemmeno in vacanza. E loro tre lo hanno dimostrato, salvando la vita a un 51enne che in alta quota aveva accusato un infarto.
E’ accaduto sabato scorso, durante una sosta al rifugio Franchetti, a 2.433 metri di altitudine. Qualcuno ha richiamato l’attenzione del personale del 118 fuori servizio, segnalando la presenza di un uomo colto da improvviso malore. Serafini, Montalti e De Luca si sono subito resi conto che si trattava di arresto cardiaco e, senza perdere tempo, sono passati all’azione, iniziando un massaggio cardiaco, chiamando il 112 e recuperando un defibrillatore presente sul posto.
Dopo la terza scarica, il cuore del 51enne ha ripreso a battere. Nel giro di pochi minuti sul posto è arrivato l’elisoccorso e i tre operatori del 118 in vacanza hanno collaborato alle operazioni di soccorso, prima che i sanitari intervenuti trasportassero l’uomo all’ospedale di Teramo, dove tuttora è ricoverato, ma in buone condizioni di salute.
Redazione Nurse Times
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