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7 codici rossi in contemporanea al pronto soccorso di Siena: lavoro straordinario dei professionisti dell’emergenza

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7 codici rossi in contemporanea al pronto soccorso di Siena: lavoro straordinario dei professionisti dell’emergenza
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Attraverso un intervento sulla propria pagina, l’Aou Senese ha voluto smentire una notizia apparsa su alcuni giornali.

“In riferimento ad alcune notizie apparse su organi di informazione locale e social network, relative a pazienti in attesa al triage del pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria alle Scotte, la Direzione dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese precisa che non corrisponde al vero che ci fosse un solo infermiere all’accettazione.

Infatti, come avviene per ogni turno di ogni giorno dell’anno, gli operatori erano due ed erano entrambi in regolare servizio.”

Sotto accusa sarebbero dunque gli infermieri del triage.

“Nella mattina di domenica 5 agosto si sono registrati 7 codici rossi in contemporanea, 3 già presenti e 4 arrivati insieme e, per far fronte a questa situazione straordinaria, uno degli operatori del triage è temporaneamente andato a supportare il team impegnato nelle numerose emergenze, come prevede la procedura in questi casi.

Gli infermieri al triage sono infatti operatori altamente specializzati e preparati e, in caso di urgenza – codice rosso – accompagnano direttamente il malato in shock room, proprio per non perdere istanti preziosi.

Inoltre, sempre per far fronte alla situazione straordinaria, è stato chiamato a lavoro un altro infermiere reperibile. E’ facilmente comprensibile che il lavoro di tutto lo staff medico e infermieristico divenga particolarmente impegnativo quando ci sono in contemporanea numerosi codici rossi.

Pertanto non si è verificata nessuna mancanza di personale ma la dotazione organica ha risposto in maniera efficiente anche alla straordinarietà dell’evento. Sarebbe quindi utile verificare ed informarsi sull’accaduto direttamente alla fonte ospedaliera – sempre reperibile e raggiungibile – prima di recepire, creare e diffondere fake news.

Così si evitano inutili allarmismi e incomprensioni e si penalizza la straordinaria generosità e l’impegno di chi quotidianamente lavora in pronto soccorso, soprattutto di fronte alle urgenze che mettono a rischio la vita delle persone”.

“Ringrazio i professionisti del pronto soccorso – ha detto Valtere Giovannini – per il grande lavoro effettuato e per l’impegno quotidiano che spesso, soprattutto nei fine settimana, diventa straordinario visto l’incremento degli accessi che si registrano.

L’Azienda Ospedaliera – prosegue Giovannini – non viene mai meno ai suoi obblighi di presidio e assistenza d’emergenza, tenendo anche conto delle stagionalità e in particolare della presenza massiccia di turisti e fasce di popolazione residente, sensibili ai problemi legati al caldo e ai traumi, quali anziani e bambini.

Nessuno dei pazienti in codice rosso può mai aspettare, possono solo attendere pazienti con i codici minori, verde, bianco e azzurro, tutti non gravi e a cui viene comunque sempre data una risposta anche se in tempi più dilatati e compatibili con la presenza dei codici ad alta priorità, rossi e gialli”.

Simone Gussoni

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