L’Italia si trova in una fase epidemiologica di transizione con tendenza ad un progressivo peggioramento. La situazione viene costantemente monitorata. Il 63,8% dei nuovi casi di Covid-19 diagnosticati tra il 3 e il 16 agosto è stato trovato grazie alla intensa attività di indagine con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti oltre che di screening. Sono questi gli ultimi dati dell’ISS.
Nel dettaglio nel periodo considerato il 31,5% nell’ambito di attività di contact tracing mentre il 32,3% dei nuovi casi è stato identificato tramite attività di screening. I rimanenti casi sono stati identificati in quanto sintomatici (31,2%) o non è riportata la ragione dell’accertamento diagnostico (5%).
L’indice di trasmissione nazionale (Rt) calcolato sui soli casi sintomatici e riferito al periodo 30 luglio – 12 agosto 2020, è pari a 0,83. Il numero di casi sintomatici diagnosticati in Italia è stato sostanzialmente stazionario nelle scorse settimane.
A partire dalla metà di giugno, sottolinea il bollettino, è aumentato il numero di nuovi casi di infezione da virus SARS-CoV-2 importati da uno stato estero.
Sono iniziati i controlli in aereoporto sui passeggeri per il controllo e il contenimento del coronavirus, che hanno seguito l’ordinanza del ministro della Sanità Roberto Speranza che offre tamponi gratuiti per i viaggiatori provenienti da zone a rischio, come Malta, Spagna, Croazia e Grecia, da fare su base volontaria, entro 48 ore dall’arrivo in Italia.
Tuttavia, scrive l’ISS, la maggior parte delle nuove infezioni è stata contratta localmente. In particolare, nel periodo 3-16 agosto 2020 sono stati segnalati 779 casi di infezione da virus SARS-CoV-2 in cittadini italiani di ritorno da un viaggio all’estero, che rappresentano solo il 27,2% del totale.
L’Italia si trova in una fase epidemiologica di transizione con tendenza ad un progressivo peggioramento. Nelle due ultime settimane si rileva la trasmissione diffusa del virus su tutto il territorio nazionale che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti. Questo aumenta lo stress sui dipartimenti di prevenzione, incaricati di tracciare tutti i casi e i contatti.
Nonostante la crescita del contagi, Speranza in questa fase si dice “ottimista” anche “se prudente e cauto e assicura che non ci sarà un nuovo lockdown.
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