Oggi è il WORLD PREMATURITY DAY, la giornata dedicata ai bimbi nati prematuri.
Ogni anno 15 milioni di bambini nascono prima del termine (prima delle 37 settimane complete di gestazione), e questo numero sta crescendo.
Le complicanze sono la causa principale di morte nei bambini sotto i 5 anni, responsabili di circa 1 milione di morti nel 2015.
Tre quarti di questi decessi possono essere evitati tramite interventi già disponibili ed economici.
La maggior parte dei parti prima del termine si verifica spontaneamente, ma alcuni sono causati dall’induzione precoce o dal parto cesareo, per ragioni sia mediche che non mediche. Cause comuni di nascita pretermine includono gravidanze multiple, infezioni e condizioni croniche come diabete e ipertensione; tuttavia, spesso nessuna causa viene identificata.
Le linee guida dell’OMS includono interventi volti a prevenire il parto pretermine, come il counselling sulla dieta sana, sull’uso di tabacco e altre sostanze e sull’importanza di avere almeno 8 incontri con il personale sanitario durante la gravidanza al fine di identificare e gestire gli altri fattori di rischio come, ad esempio, le infezioni.
Nei paesi più poveri i bambini nati pretermine muoiono a causa della mancanza di questi interventi, tra cui le basic care a supporto della respirazione, dell’allattamento e dello skin-to-skin e la somministrazione di antibiotici. Nei paesi più ricchi quasi tutti questi bambini sopravvivono.
I 10 paesi con il numero maggiore di parti pretermine:
- India: 3 519 100
- China: 1 172 300
- Nigeria: 773 600
- Pakistan: 748 100
- Indonesia: 675 700
- United States of America: 517 400
- Bangladesh: 424 100
- Philippines: 348 900
- Democratic Republic of the Congo: 341 400
- Brazil: 279 300
I 10 paesi con il tasso più elevato di bimbi pretermine ogni 100 nati vivi:
- Malawi: 18.1 preterm births per 100 births
- Comoros: 16.7
- Congo: 16.7
- Zimbabwe: 16.6
- Equatorial Guinea: 16.5
- Mozambique: 16.4
- Gabon: 16.3
- Pakistan: 15.8
- Indonesia: 15.5
- Mauritania: 15.4
Nel 2012 l’OMS e i suoi partner hanno pubblicato un rapporto intitolato “Nato troppo presto” (“Born too soon”), il quale includeva le prime stime circa il parto prematuro.
L’OMS si impegna a ridurre i problemi di salute e i decessi derivanti dalla nascita prima del termine collaborando con gli stati al fine di attuare un piano d’azione a tutela della salute delle donne e dei bambini e di aumentare la disponibilità di dati sul fenomeno ( solo così è possibile comprenderlo meglio e fornire analisi aggiornate).
L’OMS si impegna inoltre ad aggiornare le linee guida per la gestione della gravidanza e del parto prima del termine o a rischio di diventare tale, includendo la kangaroo mother care, l’alimentazione di neonati con basso peso alla nascita, il trattamento delle infezioni e dei problemi respiratori e il follow up assistenziale.
L’OMS sta coordinando due trial clinici, chiamati “WHO ACTION Trials” (Antenatal Corticosteroids for Improving Outcomes in preterm Newborns) riguardanti le donne a rischio di parto pretermine e la kangaroo mother care (KMC) precoce (comparata con quella che viene attuata quando il bimbo è stabile); si tratta di trail svolti in diversi paesi tra cui Ghana, India, Malawi, Nigeria e Tanzania.
Daniela Pasqua
Fonte: www.who.int
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