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350 giorni per una mammografia: i tempi biblici delle liste d’attesa nella sanità pubblica pugliese

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350 giorni per una mammografia: i tempi biblici delle liste d'attesa nella sanità pubblica pugliese
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I dati preoccupanti forniti dalla Regione sono aggiornati allo scorso mese di aprile. In ogni provincia c’è una criticità: 302 d’attesa per effettuare una risonanza magnetica al cervello nella Asl di Lecce, 553 giorni per uno screening senologico agli Ospedali Riuniti di Foggia

 

BARI – Mettetevi in coda e armatevi di pazienza (oltre che di una buona dose di speranza). Il messaggio, seppur non si trova scritto in nessuna delle strutture sanitarie pugliesi, è quello che di fatto viene inviato ai cittadini.

I tempi di attesa per visite ed esami, negli ospedali pubblici della Puglia, sono sempre più lunghi: una fotografia preoccupante, emersa dai dati ufficiali forniti dalla Regione Puglia e aggiornati allo scorso mese di aprile, pubblicati dal Nuovo Quotidiano di Puglia.

Si va dai 350 giorni di attesa per una mammografia, ai 177 per una colonscopia sino ai 120 giorni per un elettrocardiogramma da sforzo. E anche sugli esami e le visite programmate, per le quali il tempo limite dovrebbe essere di 60 giorni come indicato dal Piano nazionale alle Regione, non si va meglio.

Tempi che non vengono rispettati neanche nelle prestazioni definite urgenti: dovrebbero essere sbrigate in 72 ore ma si va sempre oltre. Anche in questo caso sono i numeri a certificare una situazione d’emergenza: per una colonscopia urgente c’è da aspettare poco meno di tre mesi (83 giorni) e non certo tre giorni, poco più di un mese (43 giorni) per un holter e quasi lo stesso tempo (41 giorni) per una risonanza magnetica alla colonna vertebrale.

Poi ci sono situazioni per le quali c’è da armarsi di pazienza e speranza: per uno screening senologico agli Ospedali Riuniti di Foggia, servono 553 giorni (in pratica quasi due anni). Tempi biblici che riguardano gli ospedali pubblici a nord e sub della Puglia: servono 302 giorni di attesa per una risonanza magnetica al cervello prenotata alla Asl di Lecce, tre i cento e i duecento giorni di attesa per una tac da effettuare al Policlinico di Bari. Solo per una mammografia si è passati dai 402 ai 350 giorni di attesa, ma è una magra consolazione.

Numeri e risultati fallimentari, commentano anche le associazioni: nei due anni e mezzo di governo Emiliano (che in Puglia è anche assessore alla Sanità) la situazione non è migliorata, anzi c’è un dato parallela che allarma: il dieci per cento dei pugliesi, denuncia Cittadinanzattiva, rinuncia alla cure. E non sempre per una questione economica, ma soprattutto per quelle liste d’attesa bibliche che spingono dritti alle cure private, quelle sì costose.

 

Salvatore Petrarolo

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