Un team di scienziati dell’Università di Swansea nel Regno Unito, ha presentato in un lavoro pubblicato su “Proceeding the Royal Society B” (che si occupa di studi correlati alla ricerca biologica) una nuova tecnica che è in grado di far tracollare la fertilità di alcuni insetti e di uccidere le loro larve. Oggetto dello studio sono stati fino a ora il Rhodnius prolixus, portatore di parassiti che causano la malattia di Chagas, e la Tripide occidentale dei fiori, parassita agricolo resistente ai pesticidi,ottenendo un calo della fertilità fino al 100 % nel caso della “cimice che bacia”, nomiglio del Rhodnius, e in aumento del 60% della mortalità delle larve della tripide dei fiori.
Si apre così la prospettiva del controllo degli insetti senza l’utilizzo di pesticidi.
La tecnologia di base è RNAi che indica il processo naturale che le cellule utilizzano per abbattere o “silenziare” l’attività di geni specifici, ma il problema principale era quello di arrivare ai vettori, in questo caso il metodo era stato quello dell’iniezione di RNAi in insetti selezionati, ma si è rivelato molto costoso: a tale proposito gli scienziati hanno dimostrato che i batteri residenti nell’intestino sono un mezzo efficace.
“I batteri simbiotici – come spiega Miranda Whitten dello Sncwansea University College of Science – fanno tutto il lavoro per noi sono programmati per produrre le molecole di RNAi all’interno del corpo dell’insetto, per tutto il tempo necessario, e lo fanno senza essere rilevati dal sistema immunitario dell’insetto.”
Tale metodo potrebbe aiutare nella battaglia contro Zika poiché la zanzara Aedes portatrice del virus possiede i batteri adatti.
Vi invitiamo a consultare anche il sito del Ministero della Salute (CLICCA QUI), che riprende una guida completa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che riprende alcune risposte a domande specifiche.
Mina Cucinotta
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