Riceviamo e di seguito pubblichiamo una nota firmata dal presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche campano, nonché componente della Fnopi.
“Rispetta chi ti aiuta” è lo slogan che la Federazione nazionale Ordini delle professioni infermieristiche ha adottato, dopo una campagna di sensibilizzazione partita dall’Ordine delle professioni infermieristiche di Arezzo, per la violenza sugli operatori sanitari, a cui va il mio ringraziamento personale. Gli infermieri, da tempo impegnati in prima linea, sono quelli che maggiormente subiscono aggressioni.
La violenza è un fenomeno odioso, che lede il patto di fiducia tra operatori sanitari e pazienti, crea caos nei pronto soccorso e mette a rischio la continuità delle cure. Da tempo si aspetta l’approvazione della legge che tutela gli operatori sanitari e non solo i medici, come da tempo si sente dire. La legge, fortemente voluta dall’ex ministro Grillo, è già stata approvata all’unanimità in Senato ed è ferma alla Camera. Da pochi giorni il testo è all’esame nelle Commissioni Affari sociali e Giustizia, e, per evitare eventuali modifiche che non siano migliorative, vanno ascoltati gli Ordini professionali e le forze sociali.
In Campania, e specialmente nel Napoletano, troppi sono gli episodi di aggressioni, non ultimo quello del Santobono. È arrivato il momento di dire basta. Bene le nuove leggi, ma non si può immaginare di militarizzare gli ospedali. Da tempo stiamo chiedendo una maggiore integrazione ospedale/territorio. Sono cambiati i bisogni di salute, si va verso la cronicità, ed è per questo che sempre più si avverte la necessità dell’istituzione dell’infermiere di famiglia e comunità. Questa figura servirebbe a non ingolfare i pronto soccorso e l’erogazione di cure inappropriate specialmente nei giorni festivi.
Bisogna sopperire alla carenza cronica di infermieri, e da qua nasce il mio appello al Governatore campano De Luca. Oramai ci sono le condizioni perché la Campania esca dal commissariamento e finalmente si possano bandire i concorsi. Chiediamo ai cittadini, con i quali abbiamo stretto un patto, senso civico e rispetto per chi ti salva la vita.
Redazione Nurse Times
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