La Procura di Bari ha formalmente iscritto nel registro degli indagati il 68enne Giovanni Miniello. Ai domiciliari è finito invece il 66enne Sergio Cosi.
Ieri, proprio nella Giornata dedicata alle donne vittime di violenza, due medici pugliesi sono finiti nel mirino delle Procure di Bari e Lecce per aver molestato alcune pazienti. A pochi giorni dall’apertura di un fascicolo conoscitivo, i magistrati del capoluogo regionale hanno formalmente iscritto nel registro degli indagati, con l’ipotesi di reato di violenza sessuale, il ginecologo barese Giovanni Miniello (foto), 68 anni, ospedaliero in pensione, che fino a una settimana fa continuava però a esercitare la professione nel suo studio privato. Si tratta del medico al centro di una famosa inchiesta del programma Le Iene.
Nel servizio andato in onda lo scorso 16 novembre si vede Miniello proporre ad alcune pazienti rapporti sessuali come cura contro il papillomavirus, che avrebbe diagnosticato a donne completamente sane, e come “terapia di bonifica” (parole sue) per prevenire il rischio di tumori al collo dell’utero. Cinque le vittime dei suoi raggiri, almeno una delle quali sarebbe stata tramortita con uno spray. Dopo il clamore suscitato dalla notizia, l’uomo si è dimesso dall’Ordine dei medici di Bari e ha chiesto la cancellazione dall’albo, continuando però a giustificare il proprio operato.
“Io che ho curato con successo e da oltre 40 anni centinaia di donne, che ho fatto nascere centinaia di loro figli, ho solo proposto una alternativa di trattamento che ha dato dei risultati e che comunque è sempre stata assistita da assoluta libertà di scelta”, si è difeso, respingendo l’accusa di “essere accomunato a chi usa violenza sulle donne, alla cui salute ho dedicato la mia vita”. Il procedimento disciplinare aperto dall’Ordine andrà avanti nonostante la richiesta di cancellazione dall’albo e il medico è già stato convocato per essere ascoltato a metà dicembre.
Intanto prosegue l’indagine penale, delegata ai carabinieri e coordinata dal pool “Fasce deboli” della Procura di Bari. Per il momento si sta concentrando sulle testimonianze raccolte nel servizio televisivo, le cui immagini sono state acquisite. Alcune delle presunte vittime hanno formalizzato denuncia e gli investigatori stanno iniziando ad ascoltarle. Le denunce, a quanto si apprende, arrivano anche da fuori regione, e in alcuni casi da donne molto giovani.
È arrivata a una svolta, invece, l’indagine della Procura di Lecce sull’ortopedico 66enne Sergio Cosi, di Tricase, che avrebbe avrebbe costretto almeno cinque pazienti a subire abusi sessuali nel corso delle visite svolte in una clinica di Casarano. La prima denuncia risale al giugno scorso e oggi, dopo aver accertato i fatti attraverso intercettazioni ambientali e telecamere nascoste nello studio medico, i carabinieri gli hanno notificato la misura cautelare degli arresti domiciliari con le accuse di violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate. Una donna lo accusa anche di aver utilizzato uno spray per stordirla.
Redazione Nurse Times
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