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Vercelli, problema infermieri al carcere: i chiarimenti dell’Asl

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Vercelli, problema infermieri al carcere: i chiarimenti dell’Asl
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L’Azienda risponde alle parti sindacali, che avevano sollevato la questione, parlando di complessità assistenziale.

In relazione al problema sollevato dalle parti sindacali sulla presenza di infermieri nel carcere locale, l’Asl Vercelli ha chiarito la propria posizione attraverso il seguente comunicato stampa.

“Abbiamo ulteriormente verificato i turni del personale e – come già comunicato in passato – confermiamo che nell’attuale programmazione presso la casa circondariale di Vercelli risultano assegnati in tutto sei infermieri, oltre al coordinatore, per garantire la presenza di due persone nella fascia oraria dalle 8 alle 21:30. In particolare, ci sono due unità presenti di mattina e due di pomeriggio, con tre infermieri nella fascia oraria 13:30-14:30 e quattro nella fascia oraria 14:30-15:30.

Dal controllo effettuato risulta che ci sono stati pochi giorni in cui è stato presente un solo infermiere dalle 8:00 alle 13:30: quattro giorni a novembre, cinque a dicembre, uno a gennaio e due a febbraio. Siamo consapevoli che la condizione del carcere di Vercelli, così come quella di molte altre realtà carcerarie italiane, è gravata dal sovraffollamento e, in tal senso, abbiamo ricevuto l’impegno manifestato dall’amministrazione penitenziaria nell’apportare miglioramenti sul piano strutturale, non appena possibile.

Ricordiamo che, come Asl Vercelli, la scorsa estate abbiamo investito nostre risorse per attuare interventi che potessero rendere gli ambienti più confortevoli: installazione di zanzariere, impianto di climatizzazione e sanificazione di alcune aree. Sul piano delle risorse umane, evidenziamo che l’organico sarà integrato con una ulteriore risorsa. Inoltre è stata già effettuata la selezione per il nuovo coordinatore infermieristico, che garantirà la sua presenza cinque giorni alla settimana con supporto ai colleghi presenti in turno. In questi giorni il nostro personale riceverà anche i buoni pasto, perché è stata completata la procedura specifica.

Ribadiamo che le condizioni di lavoro in una struttura penitenziaria sono difficili, ma parlare di complessità assistenziale con riferimento ai detenuti presenti è di certo fuorviante, in quanto tale termine è adeguato per i servizi tipici ospedalieri, soprattutto di degenza. Molte delle persone presenti sono infatti sottoposte a terapie farmacologiche con somministrazione orale, ed è questo il principale impegno del personale infermieristico dedicato. Sono diversi, peraltro, i servizi che, come Asl Vercelli, abbiamo previsto. Infatti risultano previsti e calendarizzati i seguenti specialisti: ginecologi, ortopedici, psichiatri, odontoiatri. Inoltre, su richiesta, si recano periodicamente nella struttura diabetologo, cardiologo, infettivologo e oculista. La direzione, comunque, intende valutare eventuali modifiche organizzative che possano favorire ulteriori miglioramenti”.

Redazione Nurse Times

Fonte: TgVercelli.it

 

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