Il via libera della Giunta regionale è arrivato nella seduta del 3 giugno. La relativa delibera stabilisce anche le modalità organizzative del corso rivolto agli infermieri referenti della nuova figura, da attivare per l’assistenza sanitaria nelle strutture extra-ospedaliere residenziali e semiresidenziali per anziani.
Durante la seduta del 3 giugno la Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha approvato il percorso di formazione dell’operatore socio-sanitario con formazione complementare, il cosiddetto super oss. La relativa delibera (vedi allegato) stabilisce anche le modalità organizzative del corso rivolto agli infermieri referenti della nuova figura, da attivare per l’assistenza sanitaria nelle strutture extra-ospedaliere residenziali e semiresidenziali per anziani, pubbliche e private, accreditate della Regione Veneto.
“Proprio in questi giorni – commenta l’assessore Lanzarin in una nota – è stato istituito, su iniziativa della Regione Veneto, che coordina il gruppo tecnico interregionale che si occupa di personale del Ssn, un gruppo di lavoro con il ministero della Salute finalizzato alla revisione del profilo di operatore socio-sanitario e dell’operatore socio-sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria. Entrambe le attività corsistiche sono state anche oggetto di confronto con gli Ordini provinciali delle professioni infermieristiche e con i referenti nazionali delle professioni sanitarie e sociosanitarie oss, osss, infermieri generici, infermieri psichiatrici (Migep). Gli incontri sono avvenuti tra dicembre 2021 e marzo 2022”.
La realizzazione del percorso formativo è demandata alla Fondazione Scuola Formazione SSP. Quest’ultima, si legge ancora nella nota, “possiede l’esperienza necessaria per un’organizzazione tecnico-informatica adeguata allo scopo”. L’organizzazione complessiva è invece demandata ad Azienda Zero, che coordinerà i soggetti istituzionali. La programmazione dell’avvio delle attività di tirocinio è infine demandata ai responsabili delle professioni infermieristiche delle Aziende Ulss.
Il costo dell’intero percorso formativo è stimato in 700 euro pro capite, come spiega la delibera: “Considerato che è interesse del Servizio sanitario regionale dotarsi di operatori idonei, parte del costo pro capite (tirocinio) verrà assorbito dalle stesse aziende sanitarie”. La restante quota, pari a 300 euro, “sarà sostenuta dal datore di lavoro, non escludendo la possibilità che possa provvedervi, in alternativa, il singolo partecipante”.
Sono in tutto 510 i posti per il corso di formazione complementare, così suddivisi: 30 per Ulss 1 Dolomiti; 90 per Ulss 2 Marca Trevigiana; 60 per Ulss 3 Serenissima; 30 per Ulss 4 Veneto Orientale; 30 per Ulss 5 Polesana; 90 per Ulss 6 Euganea; 30 per Ulss 7 Pedemontana; 60 per Ulss 8 Berica; 90 per Ulss 9 Scaligera.
ALLEGATO: Delibera Regione Veneto
Redazione Nurse Times
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