Le piattaforme utilizzavano server stranieri e nomi di gestori fittizi per pubblicizzare e mettere in commercio prodotti sottoposti a particolari restrizioni all’utilizzo clinico.
Dopo l’operazione “Estate tranquilla 2020”, che ha portato all’oscuramento di 60 siti web tra giugno e settembre, nel mese di ottobre i carabinieri del Nas, in stretta collaborazione col ministero della Salute, hanno dato esecuzione a ulteriori 11 provvedimenti d’inibizione all’accesso, emessi dalla competente autorità amministrativa, nei confronti di altrettanti portali collocati su server esteri e con riferimenti di gestori fittizi, sui quale erano effettuate pubblicità e offerta in vendita, anche in lingua italiana, di medicinali sottoposti a particolari restrizioni all’utilizzo clinico.
“L’attività di monitoraggio telematico – si legge in una nota – ha consentito di individuare piattaforme online che mettevano in vendita illegalmente una molteplicità di medicinali, tra cui, alcuni con indicazioni asseritamente terapeutiche per il trattamento del Covid-19. Gli accertamenti hanno individuato l’offerta in vendita di medicinali a base dell’antimalarico clorochina e degli antivirali lopinavir e ritonavir, tutti principi attivi per i quali l’Agenzia Italiana del Farmaco ha confermato la sospensione dell’autorizzazione al trattamento Covid-19, al di fuori degli studi sperimentali clinici condotti in ambienti ospedalieri. I suddetti medicinali venivano espressamente presentati sui siti web oscurati facendo riferimento a non meglio precisati e referenziati studi di laboratorio, asseritamente dimostranti l’efficacia degli stessi nella cura del Covid-19”.
Nel corso delle verifiche i militari del Nas si sono imbattuti in “due siti web già oggetto di oscuramento, ma riproposti su altri indirizzi internet, circostanza a riprova del continuo tentativo dei gestori di questi siti di eludere i controlli riproponendo i contenuti illeciti. Il mercato web, infatti, come già emerso in precedenti controlli,
Nel corso delle verifiche i militari del Nas si sono imbattuti in “due siti web già oggetto di oscuramento, ma riproposti su altri indirizzi internet, circostanza a riprova del continuo tentativo dei gestori di questi siti di eludere i controlli riproponendo i contenuti illeciti”. Il mercato web, infatti, come già emerso in precedenti controlli, “è diventato un’importante fonte di commercio e approvvigionamento di farmaci a uso umano, molto spesso non autorizzati, con claim accattivanti e asseritamente vantanti proprietà in grado di prevenire e curare diverse patologie”.
Concludendo: “Nel rinnovare l’invito ad attenersi solo alle indicazioni fornite solo dagli organi ufficialmente preposti, consultando i relativi siti istituzionali, in merito alla crescente presenza di offerte sul web di farmaci non autorizzati o di dubbia provenienza, è opportuno ribadire che la vendita e l’acquisto di ‘medicinali con obbligo di prescrizione’ attraverso internet non solo sono sempre vietati dalla normativa italiana, ma sono soprattutto estremamente pericolosi per la salute, non essendovi affatto contezza né della reale composizione degli stessi, né delle corrette modalità di produzione e conservazione, né degli effetti che la loro assunzione può cagionare”.
Redazione Nurse Times
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